Roberto Saviano è intervenuto per la seconda volta in un anno nel podcast Passa dal BSMT di Gianluca Gazzoli, ripercorrendo alcuni momenti della sua vita. Ovviamente ha parlato di lotta alla mafia, delle infiltrazioni della malavita nel calcio ma anche di una tematica molto delicata: il suicidio.
Il noto scrittore, infatti, ha rivelato di averci provato diversi anni fa. Un’esperienza che lo stesso conduttore del podcast – Gianluca Gazzoli – definisce “tragicomica”. A salvare Saviano, infatti, è stata una scarica di diarrea. Un vero e proprio attacco di panico.
Il racconto di Saviano sul tentato suicidio
“13 anni fa non riuscivo a trovare la via d’uscita tra processi e guai. Mi dissi, ‘è il momento'”, ha esordito raccontando di essere in una caserma. Poi ha spiegato: “Faccio una follia, mi chiudo in questa stanza e spezzo la chiave perché dico che se mi va male non voglio essere soccorso. Però poi mentre sto per agire ho un attacco di panico, mi prende una scarica… una scarica di diarrea. Chiamo gli amici sul telefonino che attivano i soccorsi”.
“Quello è stato uno dei momenti più difficili della mia vita”, le parole di Saviano
“Bussano e mi dicono ‘allora, allora? Non si apre’ – continua Saviano -. Io dico tutto ok, che mi ero sentito malissimo. Inizio a ridere dico: ‘No, no mi sono ca*ato addosso, tutto qua’. Dico di aspettare, che mi dovevo lavare. Quello è stato uno dei momenti più difficili della mia vita”, le parole di Saviano che sul finale sorride ricordandolo. Alla fine quella grande paura, fortunatamente, lo ha salvato.
Saviano parla della “reputazione”
Saviano ha anche parlato della “reputazione” oggi. Lo scrittore l’ha paragonata a una trappola: “Come un capitale che ti schiaccia e che è facile da distruggere – ha detto Saviano -. Un tempo non era così facile, anche perché la stampa era divisa in due e quella del gossip non aveva autorevolezza. Adesso è lo stesso. chi fa gossip può essere ascoltata e considerata credibile per un’inchiesta[…]”.
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