Bruciate bandiere UE, Nato, Israele e immagine di Trump
Sarebbero almeno 100mila, secondo gli organizzatori, le persone che hanno preso parte alla manifestazione nazionale, partita da Porta San Paolo, “No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo”. Molte le bandiere palestinesi e quelle della pace, con simboli della Palestina, mentre i militanti scandiscono slogan come “Stop alla guerra genocida in Palestina” e “Al fianco dei popoli contro Netanyahu e Trump” o “La pace dipende anche da te”.
“Dobbiamo fermare la follia della guerra ad ogni costo, dei soldi spesi invece che per le esigenze degli uomini, per ucciderli. Invece di occuparsi dell’ambiente e della salute – dice uno degli attivisti alla guida del corteo – Non abbiamo bisogno di più armi”.
Flash-mob per Gaza al Colosseo
Decine di manifestanti si sono stesi per terra su lenzuoli bianchi davanti al Colosseo mentre il camion-palco trasmetteva un audio di 4 minuti, il rumore delle bombe su Gaza registrato sul posto dall’ingegnere del suono palestinese Oussama Rima. Lo riferiscono gli organizzatori.
“E’ stato montato, e ci è stato regalato, dalla campagna catalana Unsilence Gaza – coordinata da NOVACT, nostri alleati in Spagna nella campagna europea Stop Rearm Europe. Ci siamo stesti per terra, con il suono dei bombardamenti registrati a Gaza per rendere visibile, con i nostri corpi, il genocidio ancora in atto del popolo palestinese e la morte e la devastazione che portano tutte le guerre”. Dopo il flash mob tutto il corteo ha fatto un minuto di rumore per Gaza “contro il silenzio sul genocidio del popolo palestinese”. tgcom24.mediaset.it