Draghi da Mattarella: tre visite segrete in un mese e mezzo

Mattarella e Draghi

(La Verità, Francesco Bonazzi, 19 giugno 2025)
Mario Draghi, l’ex premier e banchiere centrale, è stato avvistato tre volte al Quirinale tra maggio e giugno, sempre di sera, entrando da un ingresso discreto per evitare i riflettori. Francesco Bonazzi, con un tono che mescola curiosità e speculazione, si interroga sul motivo di questi incontri riservati con Sergio Mattarella. Il punto centrale dell’articolo è chiaro: si sta forse preparando il terreno per il futuro del Colle, in vista della scadenza del mandato di Mattarella nel 2029?

Le visite di Draghi, senza scorta e con il solo autista, suggeriscono colloqui lontano da occhi indiscreti. L’autore non ha certezze, ma cita un articolo del Foglio che ipotizza una “triangolazione” tra Mattarella, Draghi ed Enrico Letta, tre figure di peso che compenserebbero la presunta debolezza di Giorgia Meloni in politica estera. Questo terzetto, secondo alcuni, potrebbe non solo supportare, ma forse anche sfidare il governo attuale.

Nel frattempo, tensioni tra i vicepremier Salvini e Tajani alimentano voci di instabilità nella maggioranza. Se la Lega resta fedele, Forza Italia appare meno salda, con il Pd pronto a sfruttare ogni crepa per evitare elezioni anticipate e favorire un nuovo assetto politico. Le recenti parole di Marina Berlusconi su europeismo e riforme tengono viva l’ipotesi di un divorzio da Meloni.

Il vero obiettivo, suggerisce Bonazzi, è il Quirinale. La sinistra e alcune cancellerie straniere temono un presidente sovranista nel 2029. Draghi, nonostante gli 81 anni all’epoca, resta una pedina di prestigio in questa scacchiera. Le sue visite segrete potrebbero essere un segnale: non solo di strategia, ma di un futuro che si sta già disegnando nell’ombra.
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