LA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA VA SCIOLTA – di Augusto Sinagra
Gli accordi concordatari nella versione originaria del 1929 e nella versione aggiornata del 1985, vietano allo Stato di interferire negli affari della Chiesa alla quale è paritariamente preclusa ogni interferenza negli affari dello Stato.
Accade ora che alla vigilia del referendum sulla cittadinanza italiana per gli stranieri, il Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana – CEI – (il Presidente Card. Zuppi, fortunatamente non eletto Papa, più furbescamente tace) ha invitato gli elettori italiani a recarsi a votare per sostenere il referendum.
Il referendum, come è noto, propone l’abbassamento a cinque anni del vigente termine decennale. Lo scopo è quello di abilitare subito al voto (per il PD) circa due milioni di stranieri presenti sul territorio nazionale. A questo seguirebbe l’arrivo in Italia di un ulteriore e spropositato numero di stranieri (in stragrande maggioranza islamica) per effetto del cd “ricongiungimento familiare”. E’ dunque evidente la grossolana interferenza della CEI negli affari interni dello Stato italiano.
La Conferenza Episcopale Italiana va dunque dissolta
E se questo non avviene per decisione del Papa Leone XIV visto che la CEI si occupa di politica interna, pretermettendo i suoi scopi e andando ben oltre le sue funzioni ecclesiastiche, lo deve fare lo Stato italiano per ragioni di tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza nazionale.
Non può essere ulteriormente tollerata questa ultima, sfacciata e gravissima violazione da parte della Chiesa cattolica delle intese concordatarie.
Anche di questo avrebbe dovuto parlare Mattarella Sergio in occasione della udienza concessagli da Papa Leone.
Ma ovviamente non lo ha fatto.
Prof. Augusto Sinagra – https://t.me/radioFogna/883