“Non vogliono che parli”, afferma Renaud Camus, che sostiene che l’immigrazione porterà alla sostituzione delle popolazioni indigene europee
Ad un filosofo contrario all’immigrazione di massa è stato vietato l’ingresso in Gran Bretagna dopo che il Ministero dell’Interno ha stabilito che la sua presenza sarebbe contraria al “bene pubblico”. A Renaud Camus, romanziere e scrittore francese, è stato vietato l’ingresso nel Regno Unito alla fine di questo mese per parlare di immigrazione. Lo scrive www.telegraph.co.uk
In un’e-mail visionata dal Telegraph, il Ministero dell’Interno ha informato il signor Camus che gli era stata negata l’autorizzazione di viaggio elettronica (ETA) necessaria per entrare in Gran Bretagna. “La sua presenza nel Regno Unito non è considerata favorevole al bene pubblico”, si leggeva nell’e-mail.
Il 78enne ha avvertito che un’immigrazione incontrollata porterà alla “sostituzione” demografica delle popolazioni indigene europee. Il signor Camus, gay e sostenitore della non violenza, ha dichiarato al Telegraph che “di tutti i governi europei sono colpevoli” di aver permesso un’immigrazione incontrollata, “il governo britannico è uno dei più colpevoli”. “Non c’è da stupirsi che non voglia che io parli”, ha aggiunto il signor Camus.
Vauban Books, l’editore indipendente delle opere di Camus in inglese, ha dichiarato: “La decisione di escludere Renaud Camus dal Regno Unito è solo un’ulteriore conferma che quel Paese ha abbandonato i principi più basilari della democrazia liberale. “Camus è uno dei nostri più grandi scrittori viventi e sarà ricordato come tale dai posteri. Il governo Starmer, al contrario, sarà ricordato – se mai lo sarà – solo per i suoi ripetuti tradimenti e la sua profonda mediocrità.
“Qui come altrove, ha inavvertitamente dimostrato quanto sia preziosa la voce di Camus, ora più che mai”.
A quanto pare, il signor Camus avrebbe dovuto tenere un discorso a un evento organizzato dal Partito Nazionale Homeland, partito nazionalista e anti-immigrazione. Una delle politiche del partito è la re-immigrazione, ovvero l’emigrazione di massa incoraggiata, di migranti non integrati e irregolari. Camus è stato bollato come teorico della cospirazione per la sua opinione sull’immigrazione di massa che porterà (come è già evidente) alla sostituzione delle popolazioni stanziali.