Anche se il vincitore delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti è stabilito dal numero dei grandi elettori, quelli che ogni Stato assegna, l’analisi del voto popolare è un importante indicatore della situazione nel Paese ed offre uno sguardo sulle preferenze degli americani, che non sempre coincidono con il presidente eletto.
IL TRIONFO DI TRUMP – Con quasi 73 milioni di preferenze finora (il 50,9%), il tycoon non solo ha vinto ma è anche il primo candidato repubblicano a conquistare il voto popolare dai tempi di George W. Bush nel 2004.
IL CROLLO DEI DEM – Kamala Harris ha perso circa 13 milioni di voti rispetto a Joe Biden. Nel 2020 infatti l’allora candidato democratico ottenne 81 milioni di voti, contro gli oltre 68 milioni incassati dalla vicepresidente. Nel 2012 Barack Obama e nel 2016 Hillary Clinton ne vinsero di meno, circa 66 milioni.
I SONDAGGISTI AVEVANO SBAGLIATO I CALCOLI – Il voto popolare è un ulteriore indicatore della portata del trionfo di Trump e del fallimento dei democratici. E anche in questo caso i sondaggisti avevano sbagliato prevedendo, alla vigilia, una vittoria di Kamala Harris nel voto popolare, pure in caso di sconfitta. ANSA