Strage Mosca, “i terroristi avevano contatti in Ucraina”

Attacco a Mosca

Quattro sospettati per l’attacco di ieri sera alla periferia di Mosca sono stati fermati nella regione russa di Bryansk, vicino al confine con l’Ucraina

E’ di 115 morti, tra cui 3 bambini, il bilancio dell’attentato nei pressi di Mosca. Uomini armati di fucili d’assalto Kalashnikov in tenuta mimetica hanno fatto irruzione al Crocus City Hall, una sala da concerti a nord-ovest del centro, aprendo il fuoco senza pietà sugli spettatori. Gli assalitori, prima di scappare a bordo di una Renault bianca, hanno lanciato anche granate o bottiglie incendiarie e poco dopo l’intero edificio si è trasformato in un rogo. Undici gli arresti effettuati, annuncia il Cremlino, tra cui 4 terroristi direttamente coinvolti nell’attentato. Questi ultimi hanno cercato di fuggire in Ucraina

Servizi di sicurezza russi: “Sospettati avevano contatti in Ucraina”

Secondo i servizi di sicurezza russi (Fsb), i sospettati per l’attentato di ieri sera al Crocus City Hall di Mosca avevano “contatti” in Ucraina. I terroristi, ha detto l’Fsb citato dalla Tass, hanno cercato di fuggire verso il confine tra Russia e Ucraina.

Gli inquirenti: 4 responsabili fermati vicino al confine con l’Ucraina

Quattro sospettati per l’attacco di ieri sera alla periferia di Mosca sono stati fermati nella regione russa di Bryansk, vicino al confine con l’Ucraina, e gli inquirenti sono al lavoro per individuare i complici. Lo riferisce il Comitato investigativo russo, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Poco prima il Cremlino aveva fatto sapere che il direttore dei servizi russi Fsb, Alexander Bortnikov, ha riferito al presidente russo Vladimir Putin dell’arresto di 11 persone in relazione all’attacco, fra cui “quattro terroristi che erano direttamente coinvolti nell’attacco terroristico”.
tgcom24.mediaset.it