Marsiglia, boss sbeffeggia Macron: «La città è nostra»

Marsiglia, boss sbeffeggia Macron

Un capoclan telefona in radio e sfida il presidente dopo la sua visita nel Sud, dove si è recato per lanciare «Piazza Pulita XXL»: 4.000 poliziotti contro le bande che controllano lo spaccio

www.corriere.it/esteri –  Dopo 49 morti e 123 feriti connessi al traffico della droga nel 2023, Emmanuel Macron ha compiuto martedì una visita sorpresa a Marsiglia per dare il sostegno più forte possibile «Operazione Piazza Pulita XXL», cominciata il giorno prima. Il presidente vuole «rendere la vita impossibile agli spacciatori» e quindi ha dispiegato 4.000 agenti supplementari e 22 giudici di rinforzo per processare in tempi brevissimi gli arrestati. Nel primo giorno dell’operazione, che durerà molte settimane, la polizia è entrata in forze in alcuni quartieri sensibili come la Castellane, e in tutta la città ha effettuato 98 arresti.

Macron ha camminato tra i marsigliesi spiegando loro che «vogliamo distruggere le reti di trafficanti e cacciare quelli che vi rendono al vita impossibile». Ma il giorno dopo, la Castellane è tornata alla vita di sempre o quasi, con i ragazzini appostati che gridano akha (attenzione) per avvisare i dealer quando i poliziotti stanno arrivando, e un foglio apparso vicino all’ascensore di un palazzo:

«A tutti quelli che informano, ospitano o collaborano con la polizia: lo verremo a sapere, vi troveremo e nessuno potrà fare qualcosa per voi. Conoscete le regole». Un altro avviso, rivolto stavolta all’amabile clientela, al «coffee della tour» (un punto di spaccio) della Castellane: «Siamo spiacenti per la situazione fastidiosa di oggi, la polizia è rimasta molto a lungo, il coffee vi accoglierà domani a partire dalle 10».

Marsiglia, boss sbeffeggia Macron

La situazione dell’ordine pubblico è precipitata a Marsiglia dopo che è scoppiata la guerra tra le due bande che si sono spartite a lungo il mercato della droga: DZ Mafia (da Dzaïr, Algeria in arabo) e Yoda (come il personaggio di Guerre stellari).

Una guerra scoppiata quasi per caso, dopo che Mehdi Laribi detto Tic, capo della DZ Mafia, e Félix Bingui detto Le Chat (il gatto), capo di Yoda, si sono incrociati in una discoteca di Phuket, in Thailandia. Félix ha umiliato Tic versandogli dei cubetti di ghiaccio in testa, è scoppiata una rissa che non si è fermata a Phuket ma si è trasferita a Marsiglia, e nei regolamenti di conti poi è finita anche una vittima innocente, una ragazza di 24 anni che il 10 settembre scorso stava studiando nella sua camera quando è stata colpita da una sventagliata di kalashnikov.

Il magistrato Nicolas Bessone parla di una «deriva alla messicana nelle prigioni», dove i trafficanti comandano sugli agenti penitenziari e ordinano omicidi ricorrendo a sicari 18enni ingaggiati per pochi euro. Scenario che ha trovato conferma ieri, quando un pezzo grosso dello spaccio marsigliese ha sfidato Macron chiamando dal carcere la radio pubblica France Info, con un telefonino in teoria vietato, per dare il suo parere sulla «Operazione Piazza Pulita XXL»: «Con gli altri detenuti ci siamo fatti una bella risata. Il traffico si gestisce da qui, in prigione, non avete idea della quantità di soldi in ballo. Con i poliziotti schierati ci sarà solo più sangue, perché nessuno rinuncerà alla sua ricchezza».

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