“Se non hanno piĂš pane, che mangino cereali”. Meglio se Kellogg’s. Che, secondo il Ceo Gary Pilnick “hanno prezzi convenienti e sono un’ottima soluzione quando i consumatori sono sotto pressione”
Ă bufera sulle parole del presidente della multinazionale statunitense, che in un’intervista alla Cnbc affermato: “Le famiglie in difficoltĂ dovrebbero prendere in considerazione di sfamarsi mangiando cereali per cena“.
“Mangiare cereali per cena è di tendenza ora”, assicura ancora Pilnick, criticato duramente per la scarsa sensibilitĂ mostrata verso le famiglie meno abbienti, ma anche per la veridicitĂ delle sue affermazioni. Non solo, infatti, il consumo di cereali come portata principale non rientra esattamente nelle linee guida per una sana alimentazione, visto l’alto contenuto di zuccheri.
Anche il tema relativo alla convenienza del prodotto si scontra con il dato del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, secondo cui nel 2023 il prezzo di cereali e i prodotti da forno sono aumentati dell’8,4%. Guardando ad altri beni, il prezzo di grassi e oli è aumentato in un anno del 9%, quelo di zucchero e dolci sono aumentati dell’8,7%. L’unico prodotto a registrare un calo di prezzo è stata la carne suina.
Quello di Pilnick è stato commentato sui social come un tentativo malriuscito di mettere in buona luce la propria azienda in un momento in cui lâinflazione negli Stati Uniti pesa moltissimo sui carrelli delle famiglie, che, secondo la Food and Drug Administration statunitense, alla fine del 2023, pagavano circa il 20% in piĂš per la stessa quantitĂ di generi alimentari del 2021. https://www.today.it – foto Lapresse

