Prof Raoult: ‘È necessario tornare alla moralità medica’

Didier Raoult

Il prof Didier Raoult scrive su X: “È necessario un ritorno alla moralità medica
Noi siamo i bravi ragazzi!
Abbiamo pubblicato l’analisi del nostro database sulla cura dei pazienti affetti da Covid 19 fino a dicembre 2021.
Questa analisi retrospettiva autenticata da un ufficiale giudiziario riporta la mortalità identificata dall’INSEE, delle 30.000 persone trattate presso l’IHU con diversi trattamenti e in diversi stadi della loro malattia. Coloro che hanno ricevuto l’idrossiclorochina hanno un’aspettativa di vita migliore rispetto ad altri, indipendentemente dal fatto che sia stata prescritta presto o tardivamente. Non sono stati osservati eventi cardiaci con l’idrossiclorochina.

Il nostro approccio terapeutico è stato conosciuto e analizzato dalla missione di 8 ispettori (ANSM, IGAS, IGNER) che hanno impiegato diversi mesi per scrivere un rapporto che non alludeva mai all’illegalità delle cure per Covid, anzi questo rapporto piuttosto malizioso non poteva che riconoscere la qualità delle cure! Non più errori che per l’assistenza prestata ai pazienti affetti da tubercolosi per i quali questa missione è stata avviata dopo un articolo su Mediapart.
Abbiamo avuto l’autorizzazione del Policlinico Universitario per effettuare un’analisi retrospettiva della nostra esperienza.

Abbiamo avuto conferma nel 2023 dal Direttore Generale della Sanità (professor Salomon) che la prescrizione di idrossiclorochina in questo contesto era legale, il consiglio disciplinare del consiglio dell’ordine dei medici ha confermato nel dicembre 2021 che non avevo commesso alcun errore nel prescrivere idrossiclorochina in questo contesto. Non c’è nulla di illegale nel trattamento, né in questo studio retrospettivo, ma c’è una smentita delle decisioni dell’ANSM e del Ministro della Salute.

È ora di ritornare ad un po’ di moralità medica, i risultati ci sono! Se ciò è vero (ho chiesto all’ANSM e all’IGAS di valutare questi risultati) ciò dovrebbe portare a una chiara revisione della posizione del governo, a ricercare l’origine delle decisioni ingiustificate ed eventualmente a perseguire coloro che hanno deciso di eliminare i farmaci notoriamente sicuro. La tesi medica del precedente ministro, il dottor Braun, dimostra che le dosi da noi utilizzate di 600 mg al giorno non sono tossiche ma che quelle dello studio RECOVERY degli inglesi che servivano da riferimento (2,4 g) sono tossiche. È giunto il momento di avviare un’indagine indipendente per chiarire il ruolo dell’idrossiclorochina nella cura del COVID e se è vero che le decisioni dell’ANSM potrebbero essere state causa di sventura per migliaia di persone. Il governo minaccia e fa credere che questo studio sia illegale per nascondere il fatto che dimostra che abbiamo salvato dei malati e che altri potrebbero essere salvati e che come tali potrebbero essere perseguiti e condannati!

Spero che questo Paese ritorni alla morale medica di base e, senza pregiudicare le conseguenze di questa analisi, affronti la questione e smetta di perseguitare coloro che hanno svolto il dovere imposto dalla loro professione.
Mi auguro che gli errori del passato vengano corretti e riconosciuti, come ha saputo riconoscere con grande dignità il professor Delfraissy sui vaccini, facendo eco così alla mia analisi che riportavo nel 2020.
Noi siamo i bravi ragazzi!”

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