Islam, soldi dal Qatar e legami col Pd. Imam Elzir: “I bilanci non li pubblichiamo”

foto firenzepost.it

di Bianca Leonardi – La Toscana ha annunciato l’inizio di un nuovo progetto in nome dell’integrazione. Si tratta di un corso per imam. “Una sorta di scuola nella scuola” fa sapere il quotidiano La Nazione. Una frase che non può passare inosservata dopo l’ultima richiesta della comunità musulmana di istituire, come denunciato dal reportage andato in onda a Quarta Repubblica, anche le corti islamiche.

Il corso per imam sarà tenuto a Firenze e verrà promosso dalla “Scuola fiorentina di alta formazione per il dialogo interreligioso e interculturale” che si propone “promuovere il dialogo tra culture e religioni, l’inclusione e l’interazione positiva e cooperativa fra persone appartenenti a differenti tradizioni religiose”. Nulla di strano se non fosse che il presidente della scuola di formazione è l’imam di Firenze, Izzedin Elzir e che tra i partner c’è anche l’Istituto (fiorentino) Sangalli nel cui comitato onorario figura lo stesso Elzir.

Elzir è stato presidente dell‘Ucoii, l’Unione comunità islamiche italiane, la principale istituzione rappresentante il mondo musulmano in Italia finita più volte al centro di polemiche infuocate a causa della presunta vicinanza ai Fratelli Musulmani, il gruppo islamista considerato terrorista e vicino al jihadismo. Proprio l’Ucoii, due anni fa, è stato promotore di un altro corso per imam (sempre a Firenze, sempre all’Istituto Sangalli) destinato “alle guide religiose delle comunità islamiche e alle donne chiamate a insegnate e predicare”. In quel caso, come si legge nei documenti in possesso del Giornale.it, i corsisti vennero addirittura selezionati “con l’apporto dell’Ucoii” e il corso finanziato dalla Fondazione CR di Firenze.

A far discutere, come già anni fa, sono appunto i finanziamenti per le comunità musulmane in Italia. L’Ucoii sembrerebbe, infatti, far da tramite tra l’Italia e il Qatar, uno degli alleati più stretti dell’Iran nonché principale finanziatore di Hamas, l’organizzazione terroristica che vuole distruggere Israele.

E i fondi in Italia – molti, moltissimi – arrivano proprio da lì. In particolare dalla Qatar Charity, l’organizzazione che veicola i finanziamenti. Proprio Izzedin Elzir, come hanno ricordato alcuni esponenti della Lega fiorentina, ha ammesso in passato che l’organizzazione qatarina è “il grande banchiere del Fratelli Musulmani in Italia”. D’altronde, come hanno spesso denunciato anche i consiglieri Lega in Toscana, le posizioni radicali su Israele dell’imam fiorentino non sono un mistero. Era il 15 maggio 2021 quando in Piazza San Lorenzo a Firenze affermava: “In campo ci sono due estremismi. È necessario dire la verità, da una parte c’è un occupante, Israele, e dall’altra una popolazione occupata dal 1948”. La stessa perentorietà usata per chiedere l’amministrazione dem una maggiore rappresentazione: “Siamo in 30mila e non tutti sono calmi. Chiediamo stabilità”. Il Partito democratico non ha mai preso le distanze. Tanto che il sindaco Dario Nardella è sempre presente accanto a Elzir nei ruoli apicali dell’istituto.

Tornando ai finanziamenti della Qatar Charity il maggior beneficiatario in Italia è proprio l’Ucoii. Solo tra il 2013 e il 2014, periodo in cui era presidente Elzir, l’associazione ha ottenuto la più grande somma mai ricevuta: 50 milioni di euro per realizzare 45 progetti. Sulla destinazione dei fondi poco sappiamo in quanto, come ha confermato anche l’imam, non sono tenuti legalmente a fornire bilanci pubblici. “Se il Comune ce li chiede – ha detto – allora li forniamo”. Per il momento nessuno ha chiesto alcunché.
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