Violentata in negozio di kebab: arrestato pakistano

polizia

La Spezia, 16 settembre 2023 – Un ristoratore spezzino di 35 anni, di origini pakistane ma cittadino italiano, è stato arrestato l’altra notte dalla squadra mobile con l’accusa di violenza sessuale su una trentenne. L’uomo, titolare di un negozio di kebab in centro città molto frequentato dai giovani, avrebbe avuto un rapporto completo con una ragazza di 29 anni che abita in provincia di Massa Carrara, proprio all’interno del suo esercizio commerciale.

Il terribile episodio sarebbe accaduto attorno alle 2 di notte, dopo la chiusura del locale. La ragazza dopo aver subìto la violenza ha avvisato telefonicamente la madre e ha chiamato la polizia.
Sottoposta a una visita ginecologica in ospedale, il responso medico ha confermato che aveva avuto da poco un rapporto sessuale completo. Pertanto i poliziotti della squadra mobile hanno tratto in arresto, nella stessa nottata, il ristoratore, Mohammad Shahzad Afzal, che è stato associato alla casa circondariale di Villa Andreino, dove è tuttora rinchiuso.

Nelle aule del tribunale della Spezia si svolgerà l’udienza di convalida dell’arresto da parte del giudice delle indagini preliminari Mario De Bellis, che dovrà valutare tutte le prove a carico dell’uomo, nonché la sua linea di difesa.

La notizia non è stata comunicata ufficialmente, ma è trapelata dietro allo stretto muro di riserbo innalzato. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, la ragazza che lavora per una società in appalto che propone contarti di una nota compagnia telefonica, avrebbe contattato Afzal per fargli una proposta commerciale. Sarebbe poi andata nel suo esercizio per parlargli di persona. Si erano scambiati i numeri di telefono.

Gli agenti della squadra mobile hanno acquisito una chat dove i due prendono accordi per incontrarsi.

A questo punto le versioni divergono: la ragazza ha detto che il ristoratore l’avrebbe presa con la forza, costringendola a subire un rapporto sessuale completo dentro al negozio, dopo la chiusura.

Il 35enne non nega il rapporto sessuale, ma sostiene che la ragazza era del tutto consenziente. Addirittura l’accusa di aver ordito un’estorsione ai suoi danni. Da indiscrezioni è emerso che l’avrebbe addirittura accusata di un ricatto: la minaccia di una denuncia se non le avesse consegnato l’incasso della serata, circa 220 euro, perché altrimenti gli avrebbe fatto passare dei guai e lo avrebbe denunciato.

Il ristoratore potrà rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari Mario De Bellis che dovrà esprimersi sulla convalida del suo arresto da parte degli uomini della squadra mobile dopo la denuncia della ragazza.
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