Amsterdam vieta le navi da crociera: “turisti piaga di locuste”

Amsterdam

Amsterdam vieta l’accesso delle navi da crociera in centro.
Secondo i promotori della mozione, “le imbarcazioni non erano in linea con le ambizioni sostenibili della città”. Per questo motivo verrà chiuso il terminal crociere centrale sul fiume Ij vicino alla stazione ferroviaria principale, punto strategico per i turisti. La proposta era arrivata in consiglio comunale dal partito centro-liberale D66.

Le navi da crociera inquinano troppo

Le navi da crociera erano diventate un problema, con più di 100 ormeggi ogni anno e un elevato inquinamento atmosferico. Uno studio del 2021 condotto dai ricercatori ambientali del CE Delft, ha rilevato che in un giorno un’imbarcazione di grandi dimensioni produce gli stessi livelli di ossidi di azoto di 30.000 camion. Amsterdam si impegna da sempre in piani per l’eliminazione di emissioni per tutto il traffico e i trasporti della città. Uno dei più importanti è il Clean Air Action Plan, composto da una serie di misure per migliorare la qualità dell’aria conformi al raggiungimento delle linee guida globali sulla qualità dell’aria dell’Oms entro il 2030.

Amsterdam vittima del mass tourism

Il problema dell’inquinamento è però strettamente legato al turismo di massa, secondo la motivazione del divieto. La città, che attira più di un milione di persone ogni mese, ha riscontrato numerose difficoltà nel gestire il gran numero di visitatori. Sono state infatti adottate misure per controllare il fenomeno, come il divieto di fumare cannabis per le strade del quartiere a luci rosse. Diverse personalità politiche hanno condannato il mass tourism nella capitale, in particolare Ilana Rooderkerk del partito liberale D66. La consigliera, che gestisce la città insieme al partito laburista e agli ambientalisti, ha recentemente paragonato i turisti in crociera a una “piaga di locuste”.

La campagna per fermare i turisti britannici

Uno dei più clamorosi tentativi del consiglio di Amsterdam per frenare il turismo è stata la campagna online “Stay Away”, ovvero stai lontano, lanciata lo scorso marzo. Si rivolge nello specifico agli uomini britannici di età compresa tra i 18 e i 35 anni che hanno intenzione di recarsi in città per bere e assumere droghe, per esempio per addii al celibato. Non è un caso che la meta sia scelta spesso per questo genere di occasioni, in quanto in città è possibile acquistare legalmente hashish e marijuana nei coffee shop o accedere al quartiere a luci rosse in cui è consentita la prostituzione. “I visitatori rimangono i benvenuti, ma non se si comportano male e sono un fastidio. Piuttosto no, state lontani”, ha detto il vicesindaco Sofyan Mbarki nella speranza di rendere la città “più vivibile”.
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