“Calci in faccia come a un pallone”: in manette i due romeni-killer

Alessandro Castellaccio

(https://www.ilgiornale.it) – Sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario in concorso i due romeni che, lo scorso 18 giugno, hanno ucciso a botte Alessandro Castellaccio, 41 anni, operatore socio-sanitario di Tivoli. “Gli hanno dato calci in faccia come se stessero colpendo un pallone”, hanno raccontato ai Carabinieri alcuni testimoni del brutale pestaggio. Non risulta indagato, invece, l’operaio romeno con cui la vittima ha avuto la lite iniziale. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, lo straniero non avrebbe reagito al pugno sferratogli al naso dal 41enne.

L’arresto dei romeni

L’arresto per i due romeni, entrambi residenti a Tivoli, è scattato all’alba di mercoledì 28 giugno. La misura cautelare è stata eseguita dalla Compagnia dei Carabinieri di Tivoli su disposizione della Procura della Repubblica. Oltre alla repentina ed efficace attività di indagine condotta dai militari dell’Arma, sono state decisive le numerose testimonianze delle persone che hanno assistito alla violentissima aggressione. Fondamentali anche le immagini estrapolate da telecamere presenti sul posto che hanno permesso di individuare i presunti responsabili dell’omicidio in meno di una settimana.

Il pestaggio mortale

Il brutale pestaggio si è consumato nel tardo pomeriggio dello scorso 18 giugno in via Domenico Giuliani, a Tivoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, Alessandro aveva rimproverato una comitiva di stranieri perché stavano ascoltando musica ad alto volume e bevendo birra davanti a un bar del centro. “Non potete fare quello che vi pare, non siete a casa vostra”, avrebbe detto Alessandro. Uno del gruppetto ha reagito intimandogli il silenzio: “Stai zitto”, gli avrebbe detto. Ne è nata una discussione, poi degenerata in un violento massacro. Il 41enne è stato circondato dagli aggressori e colpito da un pugno sferrato “con violenza inaudita”. Nonostante fosse a terra privo di sensi, i due romeni hanno continuato a picchiarlo con calci al viso: “come se tirasse un calcio ad un pallone”, ha raccontato uno dei presenti.

Il decesso

Alessandro è stato soccorso con un’ambulanza e trasportato all’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli. Le sue condizioni di salute sono apparse subito critiche, sicché è stato trasferito al Policlinico Umberto I di Roma. Per sei giorni ha lottato tra la vita e morte poi, sabato notte, il suo cuore si è fermato. La procura di Tivoli ha disposto l’autopsia sulla salma per accertare le cause del decesso.

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