Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha criticato la decisione di presentare alla Camera dei Deputati il Premio De Donno 2023, dedicato al medico che per primo sperimentò la cura del plasma iperimmune sui pazienti affetti da Covid-19. Lâinfettivologo Matteo Bassetti ha commentato allâAdnkronos Saluteâ la presentazione in programma lunedĂŹ alla Camera dei Deputati del Premio De Donno 2023.
Le sue parole: âSono passati 3 anni e questo Paese non è stato in grado di dare un premio ai medici impegnati in prima linea contro il Covid. La Camera dei deputati ospita, invece, la presentazione del Premio De Donno 2023, un medico divisivo e chi lo celebra sbagliaâ.
Bassetti ha poi precisato: âDe Donno ha lavorato a Mantova anche lui in prima linea, e va ricordato, ma è stato preso come esempio di medico che portava avanti la cura con il plasma. Questa terapia, come è stato dimostrato da studi randomizzati controllati, anche svolti in Italia, non dava i risultati che De Donno aveva detto. Non cura le forme gravi di Covid, forse ha effetti su quelle lievi e precociâ.
Lâattacco di Matteo Bassetti ai no vax
Il direttore del reparto di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova ha proseguito cosĂŹ lâintervista ad âAdnkronos Saluteâ: âVorrei capire la motivazione di questo premioâ.
Infine ha aggiunto: âI no-vax, i negazionisti continuano ad alimentare questo dibattito. Hanno interesse ancora a parlarne perchĂŠ la sensazione è che questi personaggi senza il Covid non sono nessunoâ. notizie.virgilio.it

