Annullata multa green pass al consigliere Cavina di Medicina

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Il 29 aprile 2022 il consigliere Cristian Cavina, del gruppo misto, si era presentato nella sala consiliare del comune di Medicina per partecipare al consiglio comunale.
Lo stato di emergenza era terminato da quasi un mese, ma fino al 30 Aprile 2022 era ancora richiesto il green pass per poter accedere alle sale pubbliche.

Nonostante Cavina fosse regolarmente in possesso del Green Pass, quando il presidente del Consiglio Comunale gli ha richiesto di esibirlo, il consigliere si era rifiutato di mostrarlo, poiché l’amministrazione comunale non era stata in grado di fornire le rassicurazioni e le deleghe previste dal Regolamento Europeo per poter visualizzare il green pass senza incorrere in violazioni della privacy.

Non sentendo quindi pienamente tutelati i propri dati personali, il consigliere Cavina aveva scelto di depositare un’autocertificazione in cui veniva dichiarato il possesso del green pass, nonchè i relativi riferimenti.
Dopodiché fu concesso a Cavina di partecipare al consiglio comunale e questo dava modo di pensare che fosse stata ritenuta sufficiente l’autocertificazione.

L’amministrazione comunale segnalò comunque quanto accaduto alle forze dell’ordine e due settimane dopo, in seguito ai dovuti accertamenti, venne notificata al consigliere Cavina la sanzione di € 600 da parte dei carabinieri locali.
“Si sarebbe potuto evitare tutto questo se il Comune, anziché contattare i carabinieri avesse richiesto riscontro al ministero dei dati da me dichiarati nell’autocertificazione che ho presentato” sottolinea il consigliere comunale.
Cavina presentò quindi immediato ricorso al Prefetto di Bologna, il quale nel febbraio 2023 ha comunque confermato la sanzione.

L’ultima possibilità era di conseguenza quella di rivolgersi al Giudice di Pace di Imola, di fronte al quale il consigliere Cavina si è presentato Lunedì 15 Maggio e si è difeso da solo, senza avvocati, vedendo accolto il proprio ricorso e quindi l’annullamento della sanzione.
“Aver vinto il ricorso è stato un risultato sorprendente, che potrebbe avere risvolti rispetto all’obbligo di esibizione dei codici digitali da parte dei cittadini. Attendo con curiosità la pubblicazione delle motivazioni della sentenza, che dovrebbero avvenire entro un paio di mesi. Spero inoltre che quanto accaduto possa essere un esempio per i cittadini, ma soprattutto una lezione da ricordare per coloro che erano così affezionati alla pretesa di esibizione del lasciapassare digitale per l’esercitazione dei propri diritti.” conclude Cavina.

Cristian Cavina
Vicepresidente del Consiglio Comunale di Medicina (BO)

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