PIAZZA LIBERTA’, intervento della regista Roberta Zanzarelli

LA PRIGIONIA DEI VECCHI E DEGLI INUTILI
PIAZZA LIBERTA’: intervento della regista Roberta Zanzarelli estratto dalla puntata di sabato 13 maggio 2023

Testo dell’intervento – Dalla PAURA DI MORIRE alla PAURA DI MORIRE MALE

La crudeltà messa in atto durante la PANDEMIA è servita a RI-EDUCARE la massa, sia per quanto riguarda il vivere sociale, sia nei confronti dell’atteggiamento che si è avuto, almeno nell’ultimo secolo, rispetto a quel grande TABU’ che è la MORTE.
La parola MORTE, per anni, è stata sostituita da preposizioni diverse quali “dipartita, se n’è andato, ci ha lasciati, è passato a miglior vita”, sembrava che l’azione che ci vedeva impegnati nel NON NOMINARLA, potesse esorcizzarla e addirittura scongiurarla, EVITARLA.

Con la PANDEMIA invece il tema della MORTE è entrato prepotentemente nelle case di tutti, attraverso la TV, i notiziari, i giornali, il terrore dei vicini, il terrore di chiunque.
La PAURA della MORTE è stato il MOTORE che ha avviato un gioco perverso ed IPOCRITA dal quale difficilmente si potrà tornare indietro.
Il linguaggio IPOCRITA del “SALVIAMO I NONNINI” ha prodotto azioni disumane, egoiste, crudeli, impietose.
I nostri VECCHI sono stati ISOLATI ed ABBANDONATI in strutture, sono MORTI DA SOLI e RESTITUITI alle famiglie in sacchi neri.
Non stare accanto ai propri cari durante il fine vita è una delle crudeltà più aberranti che possano esserci.

Eppure la rivista THE GUARDIAN, in un articolo sulla crudeltà pandemica, non fa cenno ad una potenziale giuria che possa giudicare o PUNIRE questo crimine, bensì sottolinea che “il risultato di tale crudeltà possa trovare una nuova comprensione che aiuterà a cambiare la cultura intorno alla morte”.

Durante il grande esperimento di ingegneria sociale, i potenti hanno preso decisioni AUDACI ED INGIUSTE, presentate al popolo come MASSIMA MANIFESTAZIONE DI MORALITA’, EQUITA’ E GIUSTIZIA, mascherando in questo modo l’effettiva abolizione graduale di molti diritti costituzionali.
Ad oggi, i cosiddetti diritti costituzionali sembrano esistere solo come TEORIE non praticamente
attuabili.
Ad osservare attentamente la situazione e dando peso ai fatti, piuttosto che alle parole furbescamente confezionate, si potrebbe asserire che il DIRITTO NON SI OCCUPA di ciò che è buono e morale, ma di ciò che è NECESSARIO E VANTAGGIOSO.
Ed oggi risulta assolutamente vantaggioso mettere via i vecchi (ormai inutili nel circuito dell’economia circolare), torturarli lontano da occhi indiscreti che potrebbero essere ancora in grado di indignarsi, ucciderli ed alleggerire il gravoso sistema pensionistico.
Gli si spillano gli ultimi risparmi mentre vengono crudelmente allontanati dalla vita e dagli affetti.
Una mattanza a norma di legge, funzionante grazie ai soliti ingredienti quali la CORRUZIONE e la COMPLICITA’ degli INDIFFERENTI.

La PANDEMIA ha acuito il senso di IMPOTENZA dei singoli cittadini che formano ormai un popolo DEMORALIZZATO, indebolito e privo di capacità critica, un popolo che vuole portare il pane a casa e non vuole problemi, un VECCHIO da ACCUDIRE è un PROBLEMA.
Il VECCHIO da ACCUDIRE è diventato IL PROBLEMA DI TUTTI, delle singole famiglie, della società, delle istituzioni, dei fondamentalisti del cambiamento climatico.
Il sistema sanitario produce troppa CO2 e i vecchi ne sono i maggiori fruitori.
Curarli produce troppa CO2.
Quando muoiono, cremarli produce troppa CO2.

L’Europa, i governi e varie commissioni si mobilitano da anni per arginare e risolvere questo problema.
Hanno trovato “la soluzione delle soluzioni”: MORIRE.
Ma come si può far accettare la MORTE ad un popolo la cui paura più grande ed atavica è quella di MORIRE?
Hanno dovuto modificare la Paura.
Dalla PAURA DI MORIRE si è passati alla PAURA DI MORIRE MALE.
Purtroppo bisogna accettare che anche l’attivismo torna utile al compimento del disegno messo in piedi, perché mostra l’orrore e crea, così facendo, sdegno e scontento nell’opinione pubblica che trarrà la più semplice delle conclusioni: “PIUTTOSTO CHE FINIRE COSì, IO MI AMMAZZO”.

La commissione THE LANCET “IL VALORE DELLA MORTE: RIPORTARE LA MORTE NELLA VITA” traccia delle linee guida molto precise affinché l’opinione pubblica si affranchi dell’idea di DOVER MORIRE anche come contributo sociale ed ambientale, rientrando nel ciclo produttivo anche da morti, come fertilizzante.
E’ disarmante rendersi conto di un proposito di tale portata, ma è bene che venga dichiarato e divulgato in modo che non possano più agire indisturbati, in silenzio, e con grande libertà d’azione.

E’ FONDAMENTALE smascherare l’INGANNO e l’IPOCRISIA che astutamente ci governano.
Non è casuale il tragico meccanismo che vede come attori ADS, GT e RSA, e come vittime sacrificali gli ANZIANI.
Stiamo assistendo ad un rito sacrificale per il prossimo patto sociale: LA BUONA MORTE socialmente accettata e voluta.
Stanno producendo un “MALE” oggi che tornerà utile per il “BENE DI DOMANI”.
In fondo, IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI, no?
Temo che la cieca fiducia nelle leggi e nel sistema giuridico possa alimentare delle convinzioni destinate a frantumarsi sotto il peso di una potente sovrastruttura che impartisce le regole del NUOVO PARADIGMA SOCIALE.

Roberta Zanzarelli

PIAZZA LIBERTA’ è il programma di informazione condotto da Armando Manocchia che va in onda ogni sabato alle 20,30 su BYOBLU CANALE 262 DT CANALE 816 SKY CANALE 462 TIVUSAT

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