Mettere le mani sull’Italia: il nuovo obiettivo degli oligarchi globalisti

di Domenico Alessandro Mascialino – Facciamo un po’ il vecchio lavoro di “unire i puntini”.
Cos’hanno in comune queste notizie?

  1. L’Italia sta scomparendo a livello demografico. Lo certifica l’Istat, secondo cui nel 2022 siamo scesi sotto le 400mila nascite, per la prima volta dall’Unità d’Italia. A lanciare l’allarme, anche il multimiliardario Elon Musk;
  2. Aumentano i decessi negli ultimi 3 anni, a causa del Covid, ma ancor più della seguente scellerata campagna di vaccinazione “erga omnes”, imposta dall’oligarca globalista Draghi;
  1. Boom dell’immigrazione di massa, nonostante il governo “sovranista”, ierofante del blocco navale (finora non pervenuto);
  2. La Jp Morgan vuole l’espropriazione dei terreni privati per scopi “green” e l’Ue ci impone una folle ristrutturazione forzata degli immobili nell’arco di massimo 10 anni, sempre verniciata di verde, pena il crollo del loro valore di mercato;
  1. Con la scusa della guerra in Ucraina le utenze sono schizzate alle stelle, così come il costo di carburanti e generi alimentari;
  1. Grazie ai vincoli di bilancio Ue e all’Euro, non ci è possibile spendere a deficit il denaro necessario per sostenere famiglie e imprese, ma siamo costretti a chiederlo in prestito in cambio di condizioni capestro, come nel caso del PNRR.

Non serve essere Sherlock Holmes per capire che il combinato disposto di tutte queste informazioni porta in una sola direzione: dai piani alti della finanza massonica internazionale è partito l’ordine di spolpare il nostro Paese, precarizzando il futuro dei suoi abitanti e facendoli sloggiare, per impossessarsi a buon mercato dei loro asset di maggior pregio. E cioè case di proprietà e risparmi (un tesoro invidiabile e che fa gola a molti), ma anche attività commerciali in luoghi di particolar interesse turistico e marchi simbolo del Made in Italy.

La popolazione autoctona può essere sostituita con forza lavoro immigrata, a basso costo e priva così del necessario attaccamento alle radici nazionali: il famoso esercito industriale di riserva marxiano, secondo un piano a medio-lungo termine definibile come Grande Sostituzione Etnica.

Del resto i nostri invasori, pardon, alleati statunitensi, sono maestri in questo sport; già dai tempi della fondazione del loro sciagurato Paese, cacciavano con violenza i popoli originari dalla terra dei loro antenati, per rimpiazzarli con forza lavoro a basso costo importata dall’Africa. Solo che, in questo caso, gli indiani siamo noi.

Il “green” è il solito pretesto (apparentemente in buona fede) per spogliare gli italiani dei loro averi, e fare shopping a prezzi stracciati di proprietà di enorme valore in alcune delle località più esclusive al mondo.

Togliere l’Italia agli italiani sembra essere diventato il nuovo pallino delle oligarchie globaliste. Tutto sta nel vedere se il governo “sovranista” di centrodestra vorrà assecondare in pieno l’agenda stabilita ai piani alti, o opporre una minima resistenza.

Domenico Alessandro Mascialino

Giornalista, blogger, scrittore, autore del libro: “I burattinai del Covid-19”.

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