PIAZZA LIBERTA’, mons. Viganò: ‘Commissione d’inchiesta Covid? Non nutro speranze’

INTERVISTA di Armando Manocchia a Mons. Carlo Maria Viganò

PIAZZA LIBERTA’, estratto dalla puntata di sabato 18 marzo 2023 con un ospite d’eccezione, Monsignor Carlo Maria Viganò, un Arcivescovo cattolico, un Uomo di impeccabile verità, fede e integrità.

Armando Manocchia
Quante e quali nefandezze hanno commesso in Italia i responsabili politici e delle Istituzioni sanitarie. Scusi il gioco di parole, abbiamo qualche speranza di vedere in galera Speranza? E mi consenta anche un’altra domanda: cosa ne pensa della prossima Commissione d’inchiesta?

Mons. Viganò
In Italia il Ministro Speranza, assieme al Primo Ministro Conte e poi a Draghi, hanno seguito lo stesso copione, perché chi dà ordini a costoro è lo stesso che dà ordini negli altri Stati. Anche i protocolli della ventilazione forzata, della tachipirina e vigile attesa, dell’invio degli anziani nelle RSA, della proibizione delle autopsie, della cremazione dei cadaveri è pedissequa a quanto accaduto altrove. Non è possibile che questa sincronia di azione sia casuale, perché i provvedimenti adottati non hanno mai fatto parte di alcun Piano Pandemico precedente, tant’è vero che per fare quello che hanno fatto hanno dovuto impedire l’applicazione del Piano Pandemico Nazionale.

Armando Manocchia
MONSIGNORE, NON LE PARE CHE I COLPEVOLI STIANO DANDO VITA ALLO SCARIBARILE DELLE RESPONSABILITA’?

Mons. Viganò
Speranza è indubitabilmente colpevole, come i membri del Comitato Tecnico Scientifico, dell’Istituto Superiore di Sanità, delle ASL e del loro personale sanitario, e sopra di lui i Primi Ministri, la Commissione Europea, l’EMA, l’OMS, la Bill & Melinda Gates Foundation, il World Economic Forum. Ma come spesso avviene nelle questioni politiche, penso che i veri responsabili riusciranno ad eclissarsi per tempo, mentre a pagare saranno i subalterni. Ma proprio perché Speranza è un subalterno, ho motivo di credere che alla fine un tribunale lo giudicherà colpevole e lo condannerà.

Armando Manocchia
MONSIGNORE CE LO AUGURIAMO IN TANTI DI VEDERE SPERANZA E I SUOI SODALI ALLA SBARRA, E SULLA COMMISSIONE D’INCHIESTA, HA FIDUCIA?

Sulla Commissione d’inchiesta parlamentare non nutro molte speranze: chiunque ne faccia parte e la presieda proviene da un Parlamento che ha avvallato provvedimenti in grave violazione alla Costituzione e ai diritti naturali, anche perché è difficile credere che la greppia in cui hanno pasteggiato cliniche private, aziende, cooperative e media non abbia fatto guadagnare anche quelle di riferimento del cosiddetto centrodestra.

Chi due anni fa riconvertiva la fabbrica per produrre mascherine o vendere termometri, disinfettanti e schermi di Plexiglas oggi si sta già preparando a produrre farina d’insetti: è la mentalità bassamente mercantile dei liberals italiani, che dalla Meloni, da Salvini e da Berlusconi si aspetta di fare affari, senza preoccuparsi se nel frattempo Zaia apre una clinica per la transizione di genere nel “cattolico” Veneto. Anzi rallegrandosene, per il giro di affari che le costosissime terapie assicureranno alle cliniche private.

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