GINEVRA, 12 MAR – Il presidente della Confederazione elvetica, Alain Berset, ha difeso in una intervista alla Nzz am Sontag la storica neutralità della Svizzera ribadendo la sua contrarietà al trasferimento di armamenti all’Ucraina e denunciando una “frenesia bellica”. “Sento questa frenesia guerriera in certi ambienti – ha detto Alain Berset -. E questo mi preoccupa molto perché questa sensazione si basa su una visione a breve termine”. “Le armi svizzere non devono essere utilizzate nelle guerre”, ha ribadito il presidente socialista sottolineando che la posizione del Consiglio federale in materia è stata molto chiara.
“Capisco e rispetto il fatto che altri Paesi abbiano una posizione diversa – ha detto il presidente della Confederazione -. Ma anche la posizione svizzera va rispettata”. “Semplicemente dire ora che la situazione è diversa, che la Svizzera deve cambiare tutto senza tener conto della base giuridica, non è possibile”
Il dibattito sulla neutralità agita la Svizzera dall’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio 2022. Il Paese alpino – che non fa parte dell’Unione Europea – ha adottato tutte le sanzioni prese da Bruxelles contro Mosca, ritenendo che tali sanzioni fossero compatibili con la sua neutralità . Il suo governo rimane però inflessibile sulla neutralità storica del Paese, nonostante le pressioni di Kiev e dei suoi alleati per consentire la riesportazione di armi e munizioni svizzere. (ANSA-AFP).

