“Il vostro parente è morto”, invece era vivo. “Errore burocratico”

morti di coid

Per quattro giorni è risultato morto. Invece, era vivo a Milano, ricoverato in ospedale e senza cellulare, che aveva smarrito giorni prima. E’ la storia, nata da un errore, che ha visto inconsapevole protagonista un 65enne di Sannicola (Lecce), Fulvio Oscar Fuso. L’uomo è stato dichiarato morto dalla Questura che, con una Pec inviata al Comune di residenza del 65enne, chiedeva di verificare se nel territorio di competenza risiedessero parenti del defunto (indicato con nome e cognome e data di nascita), al fine di consentire il riconoscimento della salma.

Pronto il funerale

Una comunicazione che aveva gettato nello sconforto i parenti dell’uomo. Non riuscendo nemmeno a contattarlo telefonicamente, appresa la notizia, hanno allertato l’impresa di pompe funebri per il funerale, ricevendo anche le prime condoglianze via social.

Il cellulare smarrito

Partito dal Salento il 19 dicembre per curare una patologia di cui soffre da tempo, l’uomo ha perso il cellulare e quindi ogni riferimento, non riuscendo a comunicare e neppure a dare l’indirizzo di casa. Parenti e amici, ovviamente, non potevano sapere che aveva smarrito il telefono e che di conseguenza non poteva più contattarli.
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