Speranza incontra Fauci, a Siena hub anti pandemico da 360 milioni di euro

Speranza incontra Fauci

Il ministro della Salute Roberto Speranza, di ritorno da una missione negli Stati Uniti, ha annunciato che il noto immunologo di origine italiana Anthony Fauci ha dato la propria disponibilità a collaborare con l’hub anti pandemico che si realizzerà a Siena. “Noi investiamo 360 milioni di euro sul centro di prevenzione che faremo a Siena e Fauci si è detto disposto a collaborare con i nostri scienziati, già al lavoro per questo obiettivo. Ci fa molto piacere perché consideriamo Fauci una delle principali personalità a livello mondiale nella lotta alla pandemia”, ha detto il titolare del dicastero della Salute.

Nell’incontro americano, tra le altre cose, Fauci ha promosso ancora una volta l’Italia per i suoi preparativi contro una nuova possibile pandemia e per il livello di vaccinazione che ha superato il 90% della popolazione sopra i 12 anni (contro il 73,8% degli Stati Uniti). “Un lavoro fenomenale” ha commentato l’immunologo (che ricopre il ruolo di Consigliere medico capo del presidente degli Stati Uniti) nell’incontro avuto con il rappresentante del governo di Roma nell’ambasciata italiana a Washington.

Global summit sulla salute mentale

“Con questa mia visita rafforziamo e rilanciamo la cooperazione tra Italia e Usa nel campo della salute e della ricerca, dopo la firma in settembre a Roma di un memorandum of understanding (accordo bilaterale) con il collega Xavier Becerra” ha aggiunto il ministro Speranza alla stampa italiana riunita a Washington. “Dobbiamo investire di più nella salute e nella ricerca e la collaborazione tra Italia e Usa va proprio in questa direzione”, ha poi spiegato. Speranza ha quindi riferito di aver chiesto agli Usa e al segretario generale dell’Onu di accompagnare e rafforzare il Global summit sulla salute mentale, che l’Italia ospiterà il 13 e 14 ottobre.

Fauci ha chiesto prudenza dopo l’uscita dalla fase critica della pandemia di Covid-19, perché “non sappiamo per certo cosa succederà” e ha detto di ritenere probabile negli Stati Uniti la raccomandazione del secondo booster (o quarta dose) per tutti tra settembre e ottobre. Quanto alle sub-varianti BA.4 e BA.5 della famiglia Omicron, diffuse in particolare in Sudafrica, l’immunologo ha detto di aver parlato proprio ieri con i colleghi di quel Paese, che hanno registrato un aumento dei casi ma non delle ospedalizzazioni.  https://www.rainews.it

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