Vaccini Covid ai bambini, Robert Kennedy Jr fa causa alla FDA

Robert F. Kennedy junior

di Antonio Amorosi – Vaccini Covid ai bambini, il nipote di Kennedy denuncia l’FDA: il 3 novembre partirà protesta globale. Una protesta mondiale per il 3 novembre prossimo e fare causa alla Food and Drug Administration (FDA), l’ente governativo Usa che regola i prodotti farmaceutici, queste le mosse di Robert F. Kennedy junior.

L’avvocato statunitense, noto per le critiche al governo Usa nella gestione della pandemia, ha dichiarato che passerà alle vie di fatto dopo che Food and Drug Administration si è pronunciata a favore della somministrazione del vaccino anti Covid Pfizer ai bambini fra i 5 e gli 11 anni.

Figlio di Robert Kennedy e nipote di John F. Kennedy, rispettivamente ministro della Giustizia Usa assassinato nel 1968 e presidente assassinato nel 1963, Robert F. Kennedy junior è un avvocato ambientalista di fama nazionale, esponente del Partito democratico (nel 2008 ha finanziato la campagna presidenziale di Hillary Clinton).

Con alle spalle un comitato tecnico di almeno 200 scienziati, Kennedy ha scritto una lettera pubblica ad Arnold Monto, presidente del Comitato consultivo per i vaccini e i prodotti biologici correlati (VRBPAC) della FDA, ai membri del Comitato e a tutto il personale della FDA, spiegando in 12 punti le conseguenze della loro decisione, ritenuta gravemente sbagliata.

Kennedy cita ampie ricerche per dimostrare che l’uso dei vaccini sperimentali sui bambini è pericoloso e arbitrario.

Citando molti report e studi pubblicati da CDC, l’autorevole organo per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitense, e dalla rivista The Lancet, Kennedy spiega perché la decisione non abbia senso.

I bambini di età compresa tra 5 e 11 anni corrono rischi estremamente bassi di ospedalizzazione, morte o contrazione grave del Covid. A fronte di questi limitatissimi rischi restano alti quelli per reazioni avverse. In più i decessi di minori Usa attribuiti al Covid sono stati errati. I bambini considerati deceduti per Covid erano in realtà morti per altre cause (ed erano già gravemente ammalati). Poi è ampiamente dimostrato, anche dai fautori della vaccinazione, che i vaccini anti Covid attuali non prevengano la trasmissione del virus. Per tanto, si chiede l’avvocato, dove sia l’etica nella decisione di proteggere anziani e adulti facendo correre rischi gravi ai minori.

E anche dagli studi delle case farmaceutiche e degli stessi enti regolatori non sappiamo nulla dei pericoli sul medio e lungo periodo, ma sono già state riscontrate numerose miocarditi nelle fasce giovanili e in chi aveva prima dell’inoculazione un sistema immunitario sano. Sulle miocarditi rilevate la stessa Food and Drug Administration ha chiesto alle case farmaceutiche dei rapporti, ma da depositare non prima del 2024 e 2025. Kennedy per tanto si chiede se sia giusto procedere con queste tempistiche e scoprire a cose fatte i danni irreparabili arrecati a molti minori.

I rischi cumulativi dovuti a più inoculazioni adottate, i conflitti di interessi di molti esperti, l’inaffidabilità mostrata in passato da molte case farmaceutiche, così come gli effetti nocivi della proteina Spike in tanti vaccinati, fanno deporre in sfavore delle inoculazioni per i minori.

Per questo ha anche lanciato una sorta di sciopero generale il 3 novembre prossimo, invitando, in ogni Paese nel mondo, a scendere in piazza nelle proprie città per contrastare la deriva autoritaria sviluppatasi come gestione del Covid.

Anche in Italia non sono pochi gli esperti espostisi contro la scelta di vaccinare i minori al Covid.

Vaccini Covid ai bambini, opinione del prof. Bellavite

Tra questi il patologo ed ematologo Paolo Bellavite, uno degli scienziati italiani più accreditati. Su Top italian scientists, che raccoglie le ricerche avvalorate di Scopus e Google Scholar, raccoglie un H-Index di 47 con 6755 Citations

Bellavite: “La situazione è davvero grave”.

Ci spieghi professore?

Bellavite: “E’ evidente che i rischi siano maggiori dei benefici.

Il numero di bambini su cui hanno fatto esperimenti è troppo basso per poter valutare realmente gli effetti avversi. Visti i bassissimi rischi che corrono col Covid, per i bambini non deve esserci un effetto grave neanche su uno su un milione, ma qui sono stati fatti studi forse su un migliaio di bambini. Sono stato fatti studi di efficacia in riferimento all’aumento degli anticorpi. Ma è assurdo”. Perché?

Bellavite: “In soldoni qualunque cosa si inserisca nel corpo stimola gli anticorpi. Bisogna però vedere se c’è una protezione alla malattia e quanto dura e poi c’è il solito discorso degli effetti avversi valutati in modo sbagliato. E’ tutto molto grave sia per i bambini che per i ragazzi”.

Patrizia Gentilini, medico oncologo ed ematologo: “Sono sconvolta. Vaccinare giovani, adolescenti ed addirittura bambini in età scolare con questi preparati non ha alcuna base scientifica né etica. Se vengono colpiti manifestano sintomi lievi o addirittura sono assenti. Sul vaccino il CDC ha reso pubblici i risultati del monitoraggio sulla salute di 129.059 adolescenti dai 12 ai 17 anni”

Il risultato?

“Più di un migliaio hanno sviluppato rischio molti seri, anche quello di morte. Non è una follia fare correre questi rischi ai giovani quando l’ISS scrive che per Covid19, fra 0 e 19 anni ed anche fino ai 39 anni, non si sono praticamente registrati decessi e quelli che sono occorsi erano in persone già gravemente ammalate? Dimenticando che in Italia ogni anno da 0 a 19 anni si ammalano di cancro oltre 2400 soggetti e 356 ne muoiono. Come è possibile avere due pesi e due misure così diversi?”.

Vaccini Covid ai bambini, opinione del prof. Tarro

Il virologo Giulio Tarro: “Sono migliaia e migliaia di anni che il nostro organismo si confronta con le infezioni. La risposta del nostro sistema immunitario è immensamente più efficace dei vaccini. Ma se possono i vaccini essere un utile strumento per le categorie a rischio come la mia, e io da ultra ottantenne l’ho fatto, per i bambini è una follia. E tutto mentre vengono pubblicati autorevoli studi che evidenziano rischi di effetti a medio e lungo termine ancora più gravi di quelli finora prospettati.”

affaritaliani.it

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