Torino, vaccino Covid a scuola: 3 licei hanno già aderito

vaccino agli studenti

Ieri mattina è arrivata la richiesta del liceo Gioberti. Prima avevano aderito il Convitto Umberto I e il liceo D’Azeglio. Il 14 settembre il vaccino va a domicilio, in questo caso nelle scuole torinesi che hanno accolto la proposta dell’ospedale Mauriziano. Altri direttori scolastici si stanno informando e potranno aggiungersi, ma i tempi delle inoculazioni inevitabilmente slitteranno.

Un servizio a domicilio: non sono i ragazzi che vanno negli hub ad accesso diretto (anche il Mauriziano vaccina su prenotazione gli adolescenti dai 12 ai 19 anni), ma sono i sanitari che entrano a scuola con siringhe e dosi. Tutto in sicurezza, inclusa la presenza delle ambulanze in cortile nel caso di malesseri.

Vaccino Covid a scuola

Il primo a partire è il liceo D’Azeglio, che il 14, il 15 e il 16 settembre ha programmato la prima dose: «Pensiamo a circa 500-600 ragazzi – racconta Carlo Macchiolo della direzione sanitaria di corso Turati – Sono mille gli studenti, ma pensiamo che il 40 per cento possa essere un numero realistico. Qualcuno non vorrà farlo, altri si saranno già vaccinati in questi giorni».

Il messaggio che abbiamo voluto dare è che l’ospedale è disponibile a contribuire per accelerare la campagna sugli studenti. E abbiamo comunicato la nostra disponibilità alle scuole più vicine al nostro ospedale», dice ancora Macchiolo.

Vaccino Covid a scuola, sarà utilizzzato Pfizer

Il vaccino utilizzato è Pfizer, e le dosi vengono preparate nella farmacia dell’ospedale corso Turati dalle 6, 30 del mattino del giorno dell’appuntamento: «Le fiale sono divise e vengono etichettate con l’aggiunta dell’orario di somministrazione, visto che c’è una autonomia limitata di sei ore. Possiamo fare fra le 200 e le 300 inoculazioni al giorno. In due turni».

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Al classico D’Azeglio sarà l’aula magna a trasformarsi in un hub e la comunicazione alle famiglie è partita due giorni fa. La stima del preside Franco Francavilla è che un terzo dei suoi studenti si sia vaccinato e che l’iniziativa possa essere un incentivo per chi ancora non l’ha fatto.

La Regione Piemonte non boccia l’iniziativa, ma ricorda che l’obiettivo è vaccinare la maggior quantità possibile di ragazzi già prima dell’inizio della scuola. Su un totale di 311 mila giovani nella fascia dai 12 ai 19 anni, sono circa la metà quelli che si sono iscritti finora per la vaccinazione. E 45 mila sono quelli che hanno già completato il ciclo con due somministrazioni. (https://torino.repubblica.it)

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