Ungheria, la vera storia di Klubrádió: “non è stata censurata”

Klubrádió

Dichiarazione della Dott.ssa Mónika Karas, Presidente del Consiglio dei Media. (La versione inglese può essere consultata qui.)

Contrariamente a quanto sostenuto dai vertici di Klubrádió nelle diverse interviste rilasciate alla stampa estera, i fatti sono i seguenti:

  • la frequenza non è stata “revocata” a Klubrádió, la sua licenza è semplicemente scaduta dopo il termine massimo di 7 anni, stabilito dalla legge;
  • in tal caso la legge prevede la possibilità del rinnovo automatico della licenza, ma solo per le emittenti considerate “virtuose”;
  • Klubrádió purtroppo è stato sanzionato 6 volte negli ultimi 7 anni per infrazioni amministrative, quindi in questo caso la legge non permetteva il rinnovo automatico; il Consiglio non aveva alcun margine di discrezionalità a questo riguardo;
  • Klubrádió non ha mai fatto ricorso contro queste sanzioni, riconoscendo in tal modo che fossero legittime;
  • nonostante ciò ha fatto ricorso contro l’esclusione del rinnovo automatico, il ricorso però è stato respinto dalla Corte, la quale ha sostenuto la decisione del Consiglio dei Media;
  • tutto ciò non significa che l’emittente abbia perso in via definitiva la frequenza, ma solo che c’è l’obbligo di indire un concorso pubblico per aggiudicare la frequenza in questione;
  • Klubrádió ha una buona chance di vincere il concorso (anche perché – per decisione del Consiglio – riceverà un punto in più in quanto operatore precedente della frequenza in questione), e quindi tornare in onda una volta che il concorso pubblico è stato aggiudicato;
  • in Ungheria operano 156 emittenti radiofoniche terrestri e 78 radio online; autodichiararsi “l’unica radio libera” non può dare adito a trattamenti speciali in uno stato di diritto.

COMUNICATO Ambasciata d’ Ungheria

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