Nuova denuncia contro Aldo Grandi: quattro articoli nel mirino

di Aldo Grandi

Nemmeno il tempo di ricevere un ‘avvertimento’, la sanzione più lieve comminataci dall’ordine dei giornalisti di Roma, per l’articolo su Silvia Romano che ecco di nuovo, peraltro anche per il medesimo articolo, un altro procedimento disciplinare intentato sempre dal consiglio di disciplina dell’ordine professionale nei nostri confronti.

Questa volta a denuciarci è stato Carmine Testa, abitante a San Miniato, che non conosciamo. Siamo andati a guardare sul suo profilo facebook e abbiamo trovato alcune *perle di saggezza che pubblichiamo in calce a questo testo e che mostrano il nostro ‘delatore’ in una luce particolare, quella di un anti-salviniano spinto che non esita a usare frasi e immagini di cattivo gusto a nostro avviso ben peggiori di quanto abbiamo scritto noi. Ma lui, ci ha scritto in un post privato, non è iscritto ad un ordine professionale come noi quindi può fare ciò che vuole.

Ci definisce ‘camerati’, apre la bocca anzi, usa la penna senza avere mai letto quello che abbiamo scritto in numerosi libri e articoli, ma etichettare chi la pensa diversamente dal pensiero unico dominante come fascista è una moda dura a morire che i politicanti da strapazzo della Sinistra coltivano ad arte.

Abbiamo anche scoperto che è il fidanzato di una nostra ex collaboratrice che, con le Gazzette, vinse anche una borsa di studio. E la nostra sorpresa è stata doppia. Che dire? Nulla. Si affronterà il nuovo processo giovedì 19 novembre convinti che la verità sia non solo necessaria, ma, di questi tempi, obbligatoria e imprescindibile. Di seguito parte del documento ricevuto dall’ordine dei giornalisti terzo collegio di disciplina:

Nell’esposto presentato da Carmine Testa, questi lamenta che Aldo Grandi, direttore della Gazzetta di Lucca, nei suoi vari articoli “preserva nel suo linguaggio da camerata, volgare e lontanissimo da ogni buon senso, manifestando totale mancanza di deontologia professionale che sfocia spesso nell’istigazione all’odio” ed a dimostrazione allega quattro articoli.

Il Collegio, avendo presa visione di quanto prodotto, ritiene che in effetti il Grandi usi ripetutamente un linguaggio inappropriato, scurrile e senza alcun rispetto sia per gli stranieri che per le Autorità costituite ed istituzionali.

Di conseguenza e, solo a titolo esemplificativo, si riportano alcune frasi contenute negli articoli in questione.

Ad esempio sulla Gazzetta di Lucca del 10 maggio 2020 il Grandi, parlando del presunto riscatto pagato per Silvia Romano, scrive “soldi (pubblici?) che avrebbero particolarmente fatto comodo nelle tasche di milioni di italiani che si sono trovati nella miseria per colpa di un governo di pezzi di merda…”

Ed ancora il 30 giugno, il Grandi scrive di un presunto ‘africano che si mangia gatto’ per strada, scrivendo che ‘nessuno si è alzato in piedi a protestare dicendo che l’accoglienza è una bestemmia e che mettersi in casa questa gente è come infilarsi nel c… l’anello del papa”.

Si contesta altresì che nei predetti articoli, si insiste nell’uso offensivo nei confronti del nostro Paese nonché del Governo e delle autorità costituite nonché del Papa nella sua qualità di Capo di uno Stato estero e della Cristianità, come le espressioni ‘paese di merda’ e ‘governo di pezzi di merda’…

A proposito del gatto mandato arrosto dall’immigrato in provincia di Livorno, gli stessi carabinieri che hanno indagato e proceduto per il reato, hanno confernato tutto ciò che noi abbiamo scritto. Persino un servizio delle Iene ha mostrato la verità. Eppure il collegio di disciplina parla di ‘presunto africano’.

* Ecco alcune edificanti immagini contenute nel profilo facebook di Carmine Testa: da quale pulpito giunge la predica…   pubblicate su »»  – – www.lagazzettadilucca.it

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