“Pericolosa deriva sovranista”, condanne per il corteo di Ramelli

“1.200 persone delle diverse realtà extraparlamentari di destra riunite in modo compatto, che insieme rispondono alla chiamata al presente e contemporaneamente alzano il braccio nel saluto romano con orgoglio ed entusiasmo, certamente creano in soggetti che si ritrovano nelle loro idee una suggestione, una forza, una evocazione del passato regime tali da rappresentare un concreto tentativo di proselitismo e, quindi, un concreto pericolo di raccogliere adesioni finalizzata alla ricostituzione di un partito fascista”.

Lo scrive il Gup di Milano Manuela Cannavale nelle motivazioni della condanna di cinque esponenti della destra radicale, tra cui il leader di CasaPound Gianluca Iannone, nel processo con rito abbreviato che si è concluso a settembre e relativo al corteo del 29 aprile 2019 per Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù morto, a soli 18 anni, il 29 aprile 1975, dopo essere stato brutalmente aggredito a colpi di chiave inglese da militanti di Avanguardia Operaia. I cinque sono stati condannati a pene tra un mese e un mese e 10 giorni di reclusione per aver fatto il saluto romano e aver risposto alla chiamata del “presente” nel corso della commemorazione.

Secondo il gup, “il reato di ‘manifestazioni fasciste’ anche se non può configurarsi giuridicamente come istigazione a riorganizzare il partito fascista, ne rappresenta indubbiamente gli atti prodromici necessari”, tendenti “a persuadere i cittadini dell’opportunità politica di restaurare il fascismo” e “le caratteristiche stesse dell’adunata” valgono a connotare di “concreta idoneità evocativa l’intero susseguirsi degli eventi” perché “la chiamata al presente ed il saluto romano posti in essere dalle tre realtà associative della estrema destra extraparlamentare – Casapound, Lealtà e Azione e Forza Nuova – una volta svincolati del tutto dalla commemorazione di Ramelli” avevano “il mero scopo di celebrare in modo enfatico ed orgoglioso il disciolto partito fascista”. E “ciò risulta ancor più evidente se si tiene conto che l’evento è l’unico nell’anno (come sottolineato dalle stesse difese) capace di aggregare ed unire le tre organizzazioni della destra extraparlamentare”.

IN MOTIVAZIONI GUP PARLA DI PERICOLOSA DERIVA SOVRANISTA, E’ POLEMICA – Il Gup ricorda come la Cassazione abbia precisato “l’esigenza di tutela delle istituzioni democratiche non è affatto erosa dal decorso del tempo proprio perché sono frequenti rigurgiti di intolleranza ai valori dialettici della democrazia”. “Una affermazione di questo genere, purtroppo – rileva -, non è stata mai attuale come nel presente momento storico, nel quale episodi di intolleranza e/o violenza dovuti a motivi razziali sono all’ordine del giorno e si assiste ad una pericolosa deriva sovranista”. Un’affermazione che ha scatenato le reazioni di Fdi e Lega.

LA RUSSA: GUP SCAMBIA SENTENZA CON TRATTATO POLITICO – “Ma di quale deriva sovranista si parla? Qui non esiste nessuna deriva sovranista, soprattutto poi legata alla commemorazione di Sergio Ramelli ucciso dall’odio comunista. Se il gup scrive ciò ha confuso le cose, magari ha scambiato una sentenza con un trattato politico che ha poco a che fare con la realtà di quei fatti legati a Ramelli, ai successivi cortei e a questioni di derive sovraniste che nulla c’entrano. Rimango basito”, ha detto all’Adnkronos il senatore Ignazio La Russa, commentando le motivazioni.

OSNATO (FDI): ‘IO SOVRANISTA CI VADO OGNI ANNO, SONO PERICOLO PER DEMOCRAZIA?’ – “Sono sovranista e ho partecipato alla manifestazione per Sergio Ramelli eppure non mi sento un pericolo per la democrazia”, dice il deputato di Fratelli d’Italia Marco Osnato commentando all’Adnkronos le motivazioni della condanna. “Da almeno trent’anni – spiega – partecipo alle manifestazioni in suo onore e ricordo, in lui, un martire della libertà di pensiero e di opinione che fu vittima proprio del sue coraggio nel sostenere le proprie idee. Credo che, seguendo la nostra costituzione, andrebbe tutelato proprio questo aspetto e non pretestuosi e vaghi richiami alla ricostituzione del Partito Fascista”.

TOCCALINI (LEGA): ‘MAI VISTO SOVRANISTI AGGREDIRE POLIZIA’ – “Non vedo assolutamente una pericolosa deriva sovranista, questi fantomatici pericolosi sovranisti non li ho mai visti devastare città o aggredire le forze dell’ordine”, dice all’AdnKronos, Luca Toccalini, deputato milanese della Lega e capo dei giovani del partito di Salvini. “In quel corteo c’erano centinaia di cittadini per ricordare un ragazzo ammazzato barbaramente a 18 anni, non lanciatori di petardi e devastatori di città”. “Se si usa la violenza durante le manifestazioni è giusto che si paghi”, sottolinea il segretario della Lega giovani: “Perché la stessa severità non viene applicata quando i centri sociali spaccano vetrine e lanciano bombe carta contro la polizia?”. ADNKRONOS

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K

One thought on ““Pericolosa deriva sovranista”, condanne per il corteo di Ramelli

  1. Una confusione totale da parte di certa magistratura che non riesce a separare il bianco dal rosso in un uovo.

Comments are closed.