Napoli: tamponi falsi a 60 euro, 17 indagati

Sciacalli Covid, scoperta presunta organizzazione criminale: tamponi falsi fatti a 60 euro. Personale sanitario, collaboratori di una società che commercializza dispositivi medici, faccendieri che procacciavano clienti. Una vera e propria “banda”, operante nel centro di Napoli, a Giugliano e a Caserta, pare emettesse tamponi Covid-19 truffa, illegali. A riportare la notizia è il Mattino. La Procura di Napoli ha firmato 17 provvedimenti di sequestro a loro carico. Associazione per delinquere, truffa e esercizio abusivo della professione sono le accuse mosse in questa fase dal pm Maria Di Mauro e dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio

I test erano in assenza di requisiti di legge (innanzitutto la convenzione con la regione Campania), e non rispettosi degli standard richiesti. Il tutto è stato scoperto a partire da alcuni spot apparsi online negli ultimi mesi. Ai clienti veniva proposto di sottoporsi al test all’interno dei laboratori o a domicilio. I certificati rilasciati – utili per uscire dalla quarantena – erano quindi illegali. C’è addirittura negli inquirenti la convinzione che i tamponi – prezzo base 60 euro – venissero rilasciati sempre con esiti negativi, senza una affettiva verifica della condizione dei pazienti.

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