“Io vuole imparare italiano”, bufera antirazzista su libro delle elementari

Sta facendo discutere e creando molte lamentele una pagina di un libro di testo per la seconda elementare che contiene un’illustrazione “razzista”. La pagina in questione si trova nel manuale di letture “Le avventure di Leo” edito dal Gruppo Editoriale Raffaello e mostra un bimbo di pelle scura dire “Io vuole imparare italiano bene”. Numerosi i genitori indignati ma anche gli insegnanti che hanno chiesto il ritiro del libro. La casa editrice si scusa e promette di rimediare con la ristampa.

Sono bastate poche ore di tweet e post per far balzare la notizia a livello nazionale. “Abbiamo provveduto a modificare la pagina, subito disponibile per chi utilizza il testo in questo anno scolastico”, ha precisato sulla propria pagina facebook il Gruppo Editoriale Raffaello, di Monte San Vito (Ancona), che ha pubblicato il volume. “Ci scusiamo per l’illustrazione oggetto di molte critiche, che ha urtato la sensibilità e offeso, non era certamente nostra intenzione. Ci teniamo a sottolineare che il libro in questione è un progetto di oltre seicento pagine e il messaggio veicolato è di totale inclusione”, si legge.

“L’editoria scolastica italiana sconta ancora dei retaggi stereotipici piuttosto spinti, e non ci stupisce che ci sia un libro di primaria dove il bambino straniero è rappresentato come illetterato, incapace di parlare l’italiano e con un’eredità coloniale ancora forte. Fa parte, purtroppo, di una parte di identità della scuola italiana. Non di tutta, ma sicuramente di una parte”. Lo dice Giulia Selmi, vicepresidente della Rete nazionale Educare alle differenze, commentando la vignetta considerata razzista.

Il caso diventa politico – E ovviamente la polemica non poteva lasciare la politica indifferente. “Non c’è scusa che tenga da parte della casa editrice Raffaello. La scuola è una cosa seria e un libro di testo per i bimbi della seconda elementare non può avere una frase razzista e volgare come questa: quel libro non va solo ritirato, quella casa editrice non può occuparsi della formazione dei nostri figli, delle scuse non ce ne facciamo niente. Pretendo chiarezza dal ministero dell’istruzione e presento un’interrogazione su questa vicenda”, ha detto il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone. tgcom24.mediaset.it

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