International crisis group: servono soldi per combattere Boko Haram

Icg chiede che i problemi di finanziamento vengano risolti con l’aiuto dell’Unione africana e dell’Unione europea, che hanno entrambe contribuito alla creazione della task force congiunta. Per sconfiggere i terroristi di Boko Haram nella regione del lago Ciad sono necessarie una maggiore cooperazione e condivisione dell’intelligence, secondo un rapporto dell’International crisis group (Icg). L’organizzazione indipendente che lavora per prevenire le guerre dice che la task force congiunta degli stati della regione ha la chiave per affrontare la minaccia jihadista, ma che il successo delle operazioni è stato fino a ora limitato.

Camerun, Ciad, Niger e Nigeria, con l’aiuto del Benin, formano la task force multinazionale, costituita nel 2015 dopo una crescente consapevolezza che la sconfitta di Boko Haram richiedeva una risposta collettiva e che oggi può contare su circa 10.000 soldati. L’Icg riconosce alcuni suoi successi, tra i quali le campagne militari dal 2017-2019 che hanno respinto gli insorti, liberato i civili e consentito la consegna degli aiuti.

I progressi contro Boko Haram, però, sono stati prevalentemente di breve durata per la resilienza degli insorti, dice ancora il rapporto, che aggiunge la sua preoccupazione per i limiti strutturali e la debole catena di comando della task force, in cui gli stati coinvolti sono riluttanti a cedere il controllo. Icg chiede che i problemi di finanziamento vengano risolti con l’aiuto dell’Unione africana e dell’Unione europea, che hanno entrambe contribuito alla creazione della task force congiunta. (ANSA).

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