Carabiniere travolto e ucciso, negata costituzione parte civile all’Arma

Carabiniere travolto e ucciso. Avvocatura di Stato nega costituzione parte civile all’Arma durante processo. Paoloni (Sap): «Vergognoso. Solidarietà alla famiglia»

«Alla vigilia del processo contro il pirata della strada che ha investito e ucciso il collega dell’Arma dei Carabinieri Emanuele Anzini, lo scorso giugno, a Terno d’Isola, vogliamo manifestare tutta la nostra vicinanza e solidarietà alla sua famiglia, anche a fronte della discutibile decisione dell’Avvocatura di Stato, di rigettare la richiesta di costituzione di parte civile dell’Arma dei Carabinieri».

Lo dichiara Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).

«La costituzione di parte civile – prosegue Paoloni – è stata rigettata poiché trattasi di un reato colposo. Freddi tecnicismi che non hanno tenuto conto del valore simbolico che un gesto del genere avrebbe avuto nei confronti dei militari e nei confronti della famiglia della vittima. La questione è stata anche oggetto di interrogazione parlamentare da parte degli onorevoli Gianni Tonelli e Daniele Belotti. Chi muore mentre stava servendo lo Stato – conclude – merita di essere ricordato e merita che quello stesso Stato sia dalla sua parte».

Roma, 13 febbraio 2020 – COMUNICATO STAMPA

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