Al posto del bollo auto arriva una tassa peggiore voluta dalla UE

“Se ti dicessi che potrai dire addio al bollo auto? Sicuramente correresti a stappare una bottiglia per festeggiare. Non correre troppo – dice Laleggepertutti.it – perché c’è poco da stare allegri. Al posto dell’attuale bollo auto così come lo conosci, infatti, arriva una tassa peggiore. Al punto che rimpiangerai quella che già paghi adesso”. Una tassa che non sembra destinata a colpire tutti allo stesso modo, ma più chi, magari con un reddito modesto, usa la macchina per andare a lavoro. La nuova tassa, che nasce su indicazione della Commissione Trasporti del Parlamento europeo, e che attende il via libera del Consiglio europeo, può esser sintetizzata così: chi più guida, più paga. E’ giusto, diranno alcuni, ma è iniqua evidenziano molti altri.

La tassa diventerà l’incubo degli automobilisti che quotidianamente si recano a lavoro con la propria auto, perché residenti magari in un’area scarsamente servita dai mezzi pubblici o perché il lavoro stesso che svolgono prevede l’uso della propria auto. Allo stesso tempo non colpirà chi, magari a bordo di una super car da 500 cavalli, si reca in un locale esclusivo del centro per un aperitivo serale. “Chi ha una Ferrari parcheggiata in garage – sottolinea Carlos Arija Garcia sulle pagine de Laleggepertutti.it – pagherà una cifra irrisoria, mentre chi usa la Fiat Punto ogni giorno per recarsi al lavoro e fare il suo mestiere di operaio dovrà fare i salti mortali” per pagare il nuovo balzello, perché “più chilometri percorri con la tua auto e più inquini l’aria”.

La tassa, che tanti hanno ribattezzato banalmente “bollo auto europeo”, porta con se tre possibili conseguenze. La prima è apparentemente positiva: potremo finalmente dire addio al bollo auto basato sulla potenza misurata in kW e alla classe di inquinamento (Euro 1 – 2 – 3… ). La seconda è l’inevitabile obbligo d’installazione di una scatola nera che quantifichi esattamente quanti chilometri percorriamo nel corso dell’anno. La terza è il prelievo più che mai oneroso a danno del ceto medio-basso. Il nuovo balzello imposto dall’Ue arriverà nel 2023 per tutti i mezzi pesanti e i furgoni di peso superiore alle 2,4 tonnellate. Tutti gli altri avranno invece qualche anno in più: l’entrata in vigore è infatti prevista per il 2026.

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