La sinistra persegue l’odio per alimentare l’odio che la tiene in vita

di Ornella Mariani

Signor Mattarella,
il retroterra della guerra civile sta nella incontrollabilità delle tensioni politiche, economiche e sociali; nel tracollo della credibilità istituzionale; nella corruttela, nel dilettantismo e nell’ ignoranza della Classe politica; nelle ingiustizie sociali; nello svilimento delle Forze dell’ Ordine; nello scardinamento di ogni principio morale; nella vessazione fiscale; nell’assenza di Servizi; nel tracollo della Cultura; nella negazione dei Diritti; in sintesi: nella morte dell’ Etica pubblica.
E’ un loop senza speranze: l’odio di classe coltivato dalla Sinistra rilancia il malessere degli anni ’70; tuttavia, se allora la latitanza ideologica disgustò la Pubblica opinione, oggi sono diffuse una consapevolezza partecipativa ed una matura esigenza di mobilitazione.

Gli schieramenti sono netti:
da una parte la Casta, alla guida del Paese senza alcuna legittimità politica e morale.
Dall’altra, la Gente decisa ad uscire dall’isolamento nel quale è stata confinata e a reagire.
Al centro, la Magistratura che, sedicente Alfiere dello Stato di Diritto, si è schierata contro la Giustizia scegliendo di proteggere i Poteri forti: nazionali e internazionali, a partire dal grande Capitale.

Può dirsi che le cause del disagio, esponenzialmente montato, siano innumeri: dalla disoccupazione all’asperrimo contrasto tra Sostenitori e Oppositori delle politiche abortiste ed omosessualiste, accentuato dalle inammissibili interferenze del Clero nei suoi più alti livelli; dal degrado intellettuale nel quale è stata relegata la nuova Generazione, controllata attraverso la elargizione di fiumi di droga, alla Criminalità sempre più spavalda e sempre più spesso impunita; dallo smarrimento di ogni Valore fondante la vita comunitaria, al varo di una intollerabile Censura che pretende di agire anche sull’uso del linguaggio stravolgendone i termini nella forma e nel contenuto.

Un Establishment disonesto quanto incompetente, in definitiva, ha prodotto due Italia:
l’Italia negazionista, globalista e refrattaria alla valutazione delle circostanze, ovvero quella che a Lampedusa il 29 giugno 2019 tributò onori ad una Avventuriera mercenaria che, col conforto di uno squallido manipolo di Deputati di ovvia appartenenza, scelse di sfidare la Legge e le regole stesse del Codice di Navigazione;
l’Italia sovranista, che la insultò a pieno titolo e che è esasperata dallo sconsiderato slogan “Più Europa”; dalle interferenze della BCI della quale il Governo è servilmente complice e dalla immigrazione fuori controllo.

In proposito, proprio quella sceneggiata forte di larghe sponde istituzionali segnò il Point of no Return e rivelò il vero volto di quei Parlamentari antiitaliani, che non persero occasione per darsi a volgari esibizioni demagogiche infischiandosene della platealità e della illegalità dell’atto; delle sue conseguenze diplomatiche e del pericolo cui fu esposta la vita di Quattro Finanzieri volontariamente speronati.
La spettacolarizzazione degli eventi denunciò inequivocabile il ruolo delle O.N.G., asservite nei loro traffici al Criminale internazionale George Soros per destabilizzare il Paese, col concorso di Rappresentanze istituzionali pagate dal Popolo italiano per agire contro il Popolo italiano.

Sono i Buffoni, gli Impostori e i Cortigiani di Regime affetti da quell’indebito e spregiudicato delirio di onnipotenza degenerato anche nella intestazione di toponimi a Soggetti seminatori, di sofferenze e odio e lutti!
Il contesto è dunque dominato da Personaggi in cerca d’Autore, la cui strategia sta nel perseguire l’odio per alimentare l’odio che li tiene in vita, e da Sindaci narcisisti alla Leoluca Orlando e Luigi de Magistris i quali, lungi dall’occuparsi degli immani problemi delle loro città divenute emblemi di disservizi e degrado, inneggiano rispettivamente ad Yasser Arafat: Regista del dirottamento della Achille Lauro, dell’assalto mortale all’aeroporto di Fiumicino, dell’attentato alla sinagoga di Roma, e all’omofobo e razzista Ernesto Che Guevara.

Su Tutti, Mattarella, incombono la sua ineffabile figura e le sue parole pronunciate il 4 novembre: “…. il pensiero va a tutti coloro che si sono sacrificati sull’Altare della Patria e della nostra libertà, per l’edificazione di uno Stato democratico ed unito… Coltivare la loro memoria significa comprendere l’inestimabile ricchezza morale che ci hanno trasmesso e rappresenta, per tutti noi, lo stimolo più profondo ed autentico per adempiere ai nostri doveri di cittadini d’Italia e d’Europa, che credono nella solidarietà e nella convivenza pacifica fra i popoli…

Se Le è consentito parlare di Patria e di Unità nazionale, senza incassare ironiche e violente accuse di Sovranismo e/o Populismo, ci spieghi allora:
come preservare la Patria e l’Unità nazionale dallo spaccio; dalla prostituzione; dai traffici abominevoli; dalla occupazione arbitraria di alloggi; dalle rapine; dai crimini che insanguinano le nostre strade; dall’accattonaggio molesto che hanno reso il Paese il letamaio dell’Europa ed eliminato ogni concorrenza industriale ed economica, in omaggio ai diktat dei Signori della BCE;
come possa democraticamente avallare la Kommissione Segre, istituita in aperto contrasto col dettato costituzionale: essa è solo strumento utile a galvanizzare la tensione sociale nell’interesse di una Sinistra settaria, che alimenta conflitti; che demonizza l’Avversario; che ha tradito il mondo del Lavoro consegnando la propria sopravvivenza a formazioni pseudosociali come Lgbt, Femminismo di basso profilo, presunti Oppressi ovvero Neri, Trans, Immigrati; che si reinveste sulle microappartenenze per subdolamente additare i Sostenitori delle identità come Suprematisti e Razzisti, in danno dei quali invocare misure repressive;
come, se e quando intenda intervenire sulla Corte dei Miracoli di un ambiguo, incompetente ed impopolare Premier che conduce il Paese al baratro, liquidando lo strategico settore dell’acciaio ed il suo indotto; celebrando una tragedia sociale dalla incommensurabile portata e gettando nella miseria molte decine di migliaia di Famiglie;
come, a fronte della negazione del Diritto al voto e a fronte del dispregio delle proteste popolari, intenda contenere l’offensiva della Sinistra il cui programma di tasse e accoglienza mira non ad accogliere Immigrati, ma a reclutare nuovi Elettori;
come possa ancora tollerare che la sorte del Paese sia affidata ad un sedicente “Avvocato del Popolo” che sputtana l’Italia all’Estero concorrendo alla sua rovina e ad uno sconsiderato Ignorante, che ha omologato la contabilità delle bibite quotidianamente vendute allo stadio alla Economia di una realtà statuale estremamente complessa;
come e quando intenda affrancarci da questa farsa, il cui copione Lei ha scritto ed il cui fallimento è sotto gli occhi del mondo.

Prenda atto, Mattarella, che è stato raggiunto il limite e che la atavica ospitalità nostrana tocca ormai livelli di indisponibilità inaspriti dalla importazione di Soggetti non in fuga da Regimi liberticidi, ma arrembanti le nostre coste per solo impunemente delinquere; stuprare; taglieggiare; rubare; uccidere.

Prenda atto che è matura la nostra consapevolezza di essere Spettatori e Vittime di interessi oscuri, distanti ed estranei alla solidarietà: Scafisti, cinici Finanzieri ed Umanitaristi delle Cooperative hanno gratificato gli Immigrati di privilegi e li hanno affrancati da oneri ed obblighi a Noi imposti.

Prenda atto che non ne possiamo oltre della arroganza pseudo-ideologica dei Mass-media; di sedicenti Intellettuali mercenari; di tasse esorbitanti giuste a mantenere lussi e vizi ad una Classe politica squalificata; di Servizi pubblici da Terzo Mondo; di città ridotte a depositi di immondizia; di scandali: dall’affarismo bancario, alla corruttela di ampi settori giudiziari sulla quale la parola d’ordine è Silenzio e alla sottrazione dei bambini, che ha trovato in Bibbiano solo la punta dell’iceberg.

Prenda atto che esigiamo di scegliere le convivenze e di non subirle, a difesa del nostro stile di vita e delle nostre priorità: Nazione, libertà cristiana, tradizioni e Famiglia.
A proposito della quale deve valere il principio che ogni Bambino nato, a condizione che gli si garantisca il dovuto mantenimento, sia una risorsa più gradita di cento Migranti.

In questa giornata che celebra la morte europea delle Sinistre, decise ad impoverirci e a consolidare la violenza, sappia Mattarella:
gli Italiani sono Minoranza nei palazzi, ma Maggioranza in piazza.

In definitiva, siamo fottuti nelle apparenze, Mattarella; ma nella sostanza siete fottuti voi tutti dalla paura che avete di noi e dalla percezione della incontrollabilità di una Massa esausta e oltremodo reattiva.

Ricordi: Coniurates, qui Caesarem necavissent, a Populo damnati sunt.
Per “Caesarem”, ovviamente, s’intenda la LIBERTA’.

Ed è vigilia di guerra civile!

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