Polizia tributaria, tutte le fatture e tutti gli scontrini diventeranno “prove di reato”

Il governo giallorosso mette nel mirino ancora una volta i contribuenti. Dopo le voci di una tassa sui telefonini e le indiscrezioni su una riforma massiccia del catasto accompagnata a quella di un ticket progressivo, arriva anche la stangata sulla seconda casa con la tassa unica di Imu e Tasi. Ma attenzione: la manovra verrà accompagnata anche da un inasprimento dei controlli fiscali e delle verifiche in nome della lotta all’uso del contante per favorire i pagamenti con carta.

Ebbene, dietro questa guerra al contante si nasconde l’occhio del grande fratello del Fisco. Già perché tutte le fatture e tutti gli scontrini diventeranno “prove di reato” con una sorta di schedatura massiccia di tutti i pagamenti. Il decreto a questo punto che accompagnerà la manovra avrà indicazioni chiare sulla lotta ai “furbetti”. Una norma darà più poteri agli ispettori del Fisco che abbattendo i vincoli fissati dal Garante della Privacy. I dati di questo tipo che riguardano acquisti e fatture potranno essere usati per “tutte le funzioni istituzionali di controllo” da parte della Guardia di Finanza.

La banca dati su scontrini e transazioni sarà accessibile a ispettori e Gdf anche per scopi di ricerca delle fonti di prova nei procedimenti penali, e per gli accertamenti finalizzati all’applicazione delle misure di prevenzione”. Inoltre, come ricorda ilCorriere, la relazione tecnica che accompagna il decreto spiega meglio l’uso che il Fisco e gli enti di controllo potranno fare di questa mole di dati: “Potrebbero svelare rapporti economici tra più soggetti, nonché entità e tipologia degli stessi”. Queste verifiche potrebbero esser utili per smascherare le frodi fiscali e soprattutto il riciclaggio di denaro.

Ma parallelamente a queste operazioni che possono ad esempio riguardare la lotta alla criminalità organizzata, le verifiche sui conti e soprattutto su ricevute, scontrini e fatture elettroniche potrebbero dare il via ad una stagione di polizia fiscale con l’accensione di diversi contenziosi tra Fisco e contribuenti. Inoltre col monitoraggio delle spese si va a rafforzare il controllo già avviato con la Superanagrafe fiscale che valuta lo stile di vita in base al reddito dichiarato. Insomma il “grande fratello” del Fisco viene ampliato. Più poteri per colpire i contribuenti già stremati da una pressione fiscale alle stelle.

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