”Di Maio rimpatria le badanti ucraine e si tiene mafia nigeriana”

“Sui migranti presentiamo un decreto che non urla ma fa i fatti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e capo del M5s Luigi Di Maio, presentando alla Farnesina il nuovo decreto interministeriale Esteri-Giustizia-Interno sui migranti. Si tratta solo del “primo step del nostro piano per i rimpatri sicuri”, ha aggiunto ribadendo che la misura “porterà da due anni a quattro mesi i rimpatri verso 13 Paesi”.

Nel nuovo decreto interministeriale che prevede di accorciare i tempi per i rimpatri dei migranti sono stati inseriti Algeria, Marocco, Tunisia, Albania, Bosnia, Capo Verde, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Senegal, Serbia e Ucraina.

Il commento del senatore di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma di FdI.

Vergognosa pagliacciata dei ministri Di Maio e Bonafede sui rimpatri. Oggi questi scienziati prestati alla politica hanno annunciato un decreto ministeriale con cui si stabiliscono 13 ‘Paesi sicuri’ per i quali saranno negate in automatico le richieste di asilo, in modo, in teoria, da accelerare i rimpatri dei clandestini. Tra questi Stati figura l’Ucraina, dove è in corso una guerra civile che ha fatto negli ultimi anni più di 14mila morti e 28mila mutilati, ma in compenso non figurano gli Stati principali di provenienza dei clandestini finti profughi come Nigeria, Pakistan, Bangladesh, Costa d’Avorio, nei quali non è in corso alcuna guerra. Il risultato di avere degli incompetenti al governo? L’Italia dedicherà tempo e risorse per rimpatriare le badanti ucraine, anche se provengono da zone di guerra, si terrà i componenti della mafia nigeriana e continuerà a pagare senza alcun motivo vitto e alloggio a pakistani, bengalesi e clandestini vari sedicenti richiedenti asilo. Altro che 13 ‘Paesi sicuri’, gli Stati sicuri dove rimpatriare i clandestini sono la quasi totalità dei 200 Stati esistenti al mondo, con pochissime eccezioni, che sicuramente non riguardano gli Stati incomprensibilmente dimenticati dal governo rosso giallo”.

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