#VOTOSUBITO, anche… ‘Oriana Fallaci’ contro l’inciucio Pd-5Stelle

di Barbara Ruggiero – – Gazzetta di Lucca

ROMA – Piazza Montecitorio, ore 17 siamo di fronte al palazzo della politica italiana, il Parlamento. Sono presenti un centinaio di persone, varie associazioni, gente comune e appassionati politici, tutti uniti da un unico desiderio, votare subito. La polizia è schierata in fila per uno a protezione del palazzo delle istituzioni, sacralizzando e separando un luogo che dovrebbe rappresentare la casa degli italiani.

Con grande coraggio e passione Manocchia ha riunito a Roma amici, simpatizzanti, associazioni politiche, per proporre al presidente Mattarella un’alternativa al governo degli accordi e delle poltrone con uno slogan chiaro e senza fraintendimenti, al voto subito.

Lo abbiamo intervistato finita la manifestazione, mentre le bandiere del tricolore venivano ripiegate e la piazza piano piano si svuotava nell’eco del suono patriottico dell’inno nazionale.

Perché Salvini probabilmente nel momento meno adatto, ha deciso di aprire una crisi nel governo dalle conseguenze imprevedibili?

Perché ha assunto la consapevolezza che non avrebbe portato a casa l’autonomia delle regioni, la flax tax e la riforma della giustizia.

Oggi lei ha indetto una manifestazione per sensibilizzare il parlamento e il presidente della repubblica. Perché questa scelta?

Per dire no all’inciucio che Mattarella vorrebbe sostenere. E perché l’eventuale aumento dell’iva non ci deve preoccupare più di tanto. Ciò che ci deve preoccupare è invece l’austerità, la continua deportazione degli schiavi, l’indottrinamento gender, lo ius soli, la desovranizzazione, la liberalizzazione delle droghe, il dissolvimento della nostra storia, cultura, identità e civiltà, l’annientamento della famiglia, l’utero in affitto, l’eutanasia, l’espropriazione dei figli, le adozioni omosessuali e le altre zozzerie che quelli del pd ci propineranno per sottomissione verso i poteri sovrannazionali, ai quali rispondono, e che vogliono un nuovo ordine mondiale e cambiare l’antropologia umana.

Lei considera ancora Salvini leader indiscusso e indiscutibile della Lega o pensa che l’azzardo di questo strappo con Di Maio e i movimento 5 stelle possano creargli problemi all’ interno del partito?

Salvini è un leader indiscusso, la Lega senza Salvini non va da nessuna parte.

Come vede le trattive in corso tra Di Maio e Zingaretti? Non lo considera un insulto per quei milioni di italiani che a marzo dello scorso anno si sono pronunciati per un cambiamento in funzione anti Pd?

Una cosa indegna, una violenza, dopo 4 governi abusivi, il presidente Mattarella deve tener conto delle votazioni alle ultime politiche 2018. Qualunque governo ancora una volta calato dall’alto non avrebbe la legittimazione popolare per governare. Quei bugiardi conclamati che fino a ieri dicevano che “uno vale uno”, oggi abbiamo visto che “uno vale l’altro”.

Lei è per il voto subito, domani Mattarella potrebbe trasformare questo suo desiderio in realtà. Quale è il suo giudizio sul Capo dello Stato nella gestione della crisi?

Un susseguirsi di errori che contribuirebbe ad esacerbare gli animi più di quanto non lo siano già.

Armando Manocchia è persona vera, leale, autentica, di spessore e ardita passione. Non appena lasciata piazza Montecitorio, camminando verso la via di casa, ha incontrato di fronte al negozio della Tim di Via del Corso, il presidente del consiglio Conte. L’istinto dell’uomo guerriero e risoluto ha prevalso su tutto, anche sulla polizia che spingeva per allontanarlo. Manocchia non ha perso la ghiotta occasione urlando al premier “ un governo calato dall’alto non è indegno?”. La giornata di proposte e diritti è finita, il sipario si è chiuso, il direttore Armando Manocchia torna a casa, ma è solo un arrivederci, ci vedremo alla prossima manifestazione.

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