Il critico Montanari insulta Zeffirelli e la Fallaci. Salvini: “Lasci ogni incarico”

All’esame di maturità del 2019 spunta tra le tracce una basata su un saggio di Tomaso Montanari, “Istruzioni per l’uso del futuro”. Si tratta di un testo che parla del patrimonio culturale italiano. I maturandi nella tracci di fatto devono argomentare il rapporto che c’è tra il nostro patrimonio artistico-culturale con i cittadini stessi. E Montanari, critico d’arte e scrittore, ha commentato così l’approdo del suo testo tra le tracce della maturità: “Spero che molti ragazzi confutino la mia #traccia, affermino il contrario, con argomenti forti e intelligenza migliore della mia. La cosa più essenziale è il pensiero critico, il dissenso. La parola contro. Un grande in bocca al lupo ai ragazzi!”.

Qualche giorno fa, sempre Montanari, era stato protagonista di un commento piuttosto duro su Franco Zeffirelli, il regista scomparso sabato scorso: “Si può dire che il #maestro Scespirelli era un insopportabile mediocre, al cinema inguardabile? E che fanno senso gli alti lai della Firenzina, genuflessa in lutto o in orbace, ai piedi suoi e dell’orrenda Oriana? Dio l’abbia in gloria, con Portesante e quel che ne consegue. Amen“.

A Montanari a stretto giro aveva già replicato Vittorio Sgarbi in modo chiaro: “Gli sciacalli sul corpo di Zeffirelli. Che un modesto critico d’arte, adiposo, di cui non si conosce nulla di originale, e non seducente neanche come divulgatore, chiami Oriana Fallaci “orrenda”, e approfitti della morte di Zeffirelli per fare lo spiritoso e il bastian contrario, dà la misura di una deficienza critica e di una presunta superiorità che è solo un atto di vigliaccheria. Se solo non ti accomodi, con il coraggio di Zeffirelli, al pensiero unico, c’è sempre qualcuno che cerca di liquidarti con il disprezzo”. E adesso è arrivata anche la risposta del ministro degli Interni, Matteo Salvini: “Montanari? Finchè questo triste snob di sinistra insulta me, amen. Ma quando arriva a infangare due grandi come Fallaci e Zeffirelli, siamo al delirio. Che lasci ogni incarico pubblico e chieda scusa all’Italia”.

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