Roma rimanga “città ospitale” di fronte ai “numerosi migranti fuggiti dalle guerre e dalla miseria” che abitano le sue periferie. Roma, ha detto il Papa, “città dei ponti, mai dei muri”.”Sono trascorsi 45 anni da quel Convegno che ebbe per titolo: ‘Le responsabilità dei cristiani di fronte alle attese di carità e di giustizia nella Diocesi di Roma’, meglio noto come il Convegno ‘sui mali di Roma’”, ha ricordato il Papa.
“Esso si impegnò a tradurre in pratica le indicazioni del Concilio Vaticano II e consentì di affrontare con maggiore consapevolezza le reali condizioni delle periferie urbane, dove erano giunte masse di immigrati provenienti da altre parti d’Italia. Oggi quelle e altre periferie hanno visto l’arrivo, da tanti Paesi, di numerosi migranti fuggiti dalle guerre e dalla miseria, i quali cercano di ricostruire la loro esistenza in condizioni di sicurezza e di vita dignitosa.
In realtà, molti clandestini non scappano dalla fame, ma dal lavoro.
Costa d’Avorio: 85% dei migranti che partono ha un lavoro in patria
Raggi – “Roma è una città aperta, città del multilateralismo e del multiculturalismo”, ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi. “L’attenzione verso i più deboli significa anche avere riguardo per i più giovani che erediteranno ciò che noi seminiamo oggi. Roma accoglie il suo appello: il progresso economico e sociale avviene anche attraverso il rispetto dell’ambiente. La città si onora di avere un rapporto speciale e unico con Papa Francesco”.