“Per il Corano non è stupro, per l’islam sono schiave”



Sta facendo il giro del mondo il video di un’irachena, moglie di un jihadista, che giustifica gli stupri commessi ai danni delle donne yazidi. “Non si tratta di stupro, visto che loro sono di nostra proprietà, per l’Islam sono schiave. Chi sono io per mettere in dubbio il libro sacro?“.

L’attenuante dunque verrebbe proprio dal Corano, in particolare da alcuni versetti. Peccato però che lei il testo sacro non l’abbia mai letto, come ammette nei minuti successivi del video. Gli yazidi sono considerati dai fondamentalisti islamici degli “adoratori del diavolo” perché le loro pratiche si rifanno ad antichi culti mediorientali. Dunque le loro donne sono state rapite e usate come schiave costrette a soddisfare gli appetiti sessuali degli jihadisti. Follia su follia dunque.  liberoquotidiano.it

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