Attimi di terrore sono quelli che il 1 marzo, poco prima della mezzanotte, hanno vissuto i passeggeri che affollavano la banchina della metro A Barberini, dove un uomo armato di coltello ha iniziato a seminare il panico minacciando con inaudita ferocia un ignaro passante.
Ad intervenire, su segnalazione di un dipendente dell’Atac, sono stati i militari dell’Esercito, tutti appartenenti all’11° reggimento bersaglieri del Raggruppamento Lazio Abruzzo a guida Brigata “Sassari”, che in quel preciso istante pattugliavano nel sottopasso della metropolitana.
L’uomo, un giovane romeno di 20 anni, una volta fermato, ha consegnato il coltello ai militari ma, al momento di procedere all’identificazione, ha continuato ad inveire contro il passante e ad opporre strenua resistenza. A quel punto i soldati lo hanno immobilizzato grazie all’utilizzo di specifiche tecniche “MCM” (Metodo di Combattimento Militare), il sistema di combattimento corpo a corpo utilizzato nell’Esercito.
La scena non è passata inosservata a un agente della Polizia di Stato il quale, libero dal servizio, ha ammanettato l’aggressore ed atteso l’arrivo di una pattuglia del Commissariato Trevi che lo ha tratto in arresto. Il giovane, denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere, dovrà rispondere di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.