L’ultima macabra trovata degli immigrofili: finti manifesti funebri dei migranti

Foto di Il Giornale di Brescia

I cognomi sono quelli più diffusi della Bassa bresciana, le età sono diverse: 6, 10, 24 anni, fino ai 45 anni. L’obiettivo è quello di colpire, e di far riflettere su una domanda: “E se quei morti in mare fossimo noi?”. A San Paolo, piccolo comune in provincia di Brescia, decine di manifesti funebri sono comparsi all’improvviso nella piazza centrale, davanti alla scuola, nelle vie più frequentate: tutti annunciavano la morte di bambini, ragazzi e uomini “morti annegati”, tutti con due frasi comuni, sulla falsariga degli annunci funebri: “Addolorati Nessuno ne danno il triste annuncio” e “I funerali si svolgeranno nel mar Mediterraneo”.

In fondo, un passo del Vangelo di Matteo, ribaltato: “Ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito”. Su altri, invece, la scritta: “Siamo soltanto nati dal lato giusto del mare”.

Chi ha pensato e attaccato di notte quei manifesti non ha, per adesso, un nome. Come racconta Il Giornale di Brescia, dovrebbero essere frutto dell’iniziativa di un gruppo di persone che restano anonime, anche se fanno sapere che il loro è stato un gesto “per rompere il velo del silenzio”, fatto con giudizio, visto che si sono accertati che non ci fossero abitanti del paese con quei nomi associati a quei cognomi. La sindaca parla invece di “messaggio macabro” e annuncia indagini.

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