“Ho presentato il ricorso questa mattina. E’ insopportabile questa arroganza, la solita arroganza di chi ha il potere”. Dario Corallo, il giovane candidato alla segreteria Dem, ha presentato ricorso alla commissione congresso e garanzia del Pd contro Roberto Giachetti. “Ha messo su Facebook la foto di un divano con le mail sparse sopra. Da prendere a schiaffoni..”, dice Corallo all’Adnkronos.
“Le firme necessarie per candidarsi – spiega – sono 1500 e Giachetti ne ha presentate 1408”. Ma le mancanti sono state comunque presentate anche se in formato digitale… “Ma questo agli altri non è stato concesso. Di fatto la commissione garanzia, che ha preso per buona la candidatura di Giachetti, ha sancito che nel Pd non siamo tutti uguali ma alcuni, guarda caso sono sempre i big, sono più uguali di altri. Io sono esterrefatto. Vogliamo scommettere che se lo avessi fatto io, non avrebbero ammesso la mia candidatura?”.
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Nella delibera della commissione si legge che l’ok a Giachetti è motivato dal fatto che “lo Statuto del Pd è improntato a un principio di partecipazione”, come si può leggere nel documento. “Ma se lo spirito è quello della partecipazione democratica – argomenta Corallo – la democrazia si fonda su delle regole e in questo caso sono state infrante. Probabilmente il nostro ricorso non sarà accolto dato che la commissione chiamata a giudicare è la stessa che ha deliberato. Ma lo abbiamo fatto perché chi sbaglia non può restare impunito e se si vogliono cambiare le cose si deve innanzitutto dare l’esempio”. ADNKRONOS