Manovra, nuova lettera UE all’Italia. Salvini “scriva pure, noi andiamo avanti”

La Commissione europea ha chiesto al ministero dell’Economia di fornire, entro il 13 novembre, una relazione sui cosiddetti ‘fattori rilevanti’ che possano giustificare un andamento del rapporto debito/Pil con una riduzione minore di quella richiesta. “Gentile dott. Rivera, Le scrivo per informarla dei prossimi passi in merito alla sorveglianza fiscale dell’Italia da parte della Commissione Europea”, si legge nella lettera inviata da Bruxelles al direttore generale del Tesoro, dove si ricorda la “inosservanza particolarmente grave” riscontrata nel Dpb che ha ortato la commissione a chiedere all’Italia di “presentare un progetto riveduto di Dpb il prima possibile e in ogni caso entro tre settimane”.

Nel testo della missiva si legge poi che il “debito pubblico italiano rimane una vulnerabilità cruciale” e sottolinea come “un debito pubblico così elevato limita lo spazio di manovra del governo per spese più produttive a beneficio dei suoi cittadini”. Non solo, “date le dimensioni dell’economia italiana, è anche una fonte di preoccupazione per l’area euro nel suo complesso”. In particolare, “l’ampia espansione di bilancio prevista per il 2019 è in netto contrasto con l’aggiustamento di bilancio raccomandato dal Consiglio”.

“Questa traiettoria di bilancio, unita ai rischi al ribasso per la crescita del PIL nominale, sarà incompatibile con la necessità di ridurre in maniera risoluta il rapporto debito/PIL dell’Italia” e “al fine di consentire alla Commissione europea di riflettere appieno nella sua relazione il contributo dell’Italia sui fattori significativi, gradirei ricevere la sua risposta entro il 13 novembre 2018 al più tardi”.

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