Ilva, Avvocatura: anomalie della procedura, la gara era annullabile

Si può “ragionevolmente affermare che la possibilità di addivenire a un legittimo esercizio del potere di annullamento deve ancorarsi a un interesse pubblico concreto ed attuale particolarmente corroborato. A tal fine, a titolo meramente indicativo, utili riferimenti potranno trarsi proprio dai molteplici interventi della Corte Costituzionale la quale ha precisamente evidenziato gli interessi costituzionalmente protetti che vengono in evidenza nella ‘questione Ilva’ la cui gradazione evidentemente compete alla discrezionalità politica”.

E’ quanto scrive l’Avvocatura generale dello Stato nel parere in merito alle anomalie della procedura di gara sull’Ilva vinta a ArcelorMittal e in particolare sulla possibilità di annullare la gara, citando sentenze in cui la Corte Costituzionale “poneva particolare attenzione al rapporto tra valori costituzionalmente tutelati con particolare riguardo alle esigenze di tutela ambientale e salute pubblica”.

Dunque “proprio sulla scorta di queste considerazioni e tenuto conto del necessario bilanciamento tra esigenze costituzionalmente tutelabili – prosegue il parere – potrà valutarsi l’interesse pubblico preminente da porre a fondamento dell’azione amministrativa”. Una decisione che spetta al governo: “Quanto all’apprezzamento dell’interesse pubblico e della posizione di affidamento che possa essersi ingenerata, esso compete evidentemenete all’Amministrazione”.

Intanto, in un documento pubblicato sul sito del ministero si legge che il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha formalmente chiuso il procedimento di gara dichiarando “di non procedere all’annullamento”. Il documento è stato inviato alla società Am Investco Italy e per conoscenza ai commissari Ilva. (askanews)

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