Propaganda, la UE finanzia le sue fake news con 30 milioni di euro

di Byoblu

Nell’alta Commissione per il constrasto alle Fake News dell’Unione Europea ci sono anche Federico Fubini, vicedirettore del Corriere della Sera, e Gianni Riotta, ex direttore del TG1. Il primo che si è reso protagonista di recente di conclamate fake news, e il secondo che, oltre ad aver dimostrato di non conoscere bene la Costituzione, durante gli anni della sua direzione preferiva mettere servizi sugli orsi allo zoo piuttosto che mostrare milioni di persone in piazza durante i V-Day del Movimento 5 Stelle. Sono degni di sedere in tale consesso?

Di più, la Commissione Bilancio al Parlamento Europeo ha appena stanziato oltre 30 milioni di euro per influenzare l’esito della prossima campagna elettorale alle europee 2019, con fondi dichiaratamente destinati a quelle organizzazioni o a quei partiti che sostengano in maniera indiscussa il progetto dell’Unione Europea senza criticarlo. 30 milioni di euro pagati con fondi pubblici e destinati non a un’informazione equilibrata e pluralista, ma al fine di sostenere la propaganda europeista.

Una prova del fatto che questa Unione Europea è essa stessa la più alta centrale di produzione di Fake News, nate per contrastare l’informazione libera e indipendente, quella fatta realmente nell’interesse dei cittadini. A spiegarlo, in questo video, è Marco Zanni, europarlamentare membro dello Europe of Nations and Freedom Group, durante la presentazione del libro “Gli Stregoni della Notizia, Atto secondo”, di Marcello Foa, che si è tenuta a Milano giovedì 14 giugno, davanti alla presenza delle telecamere di Byoblu.

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