Venditori abusivi in rivolta, senegalese aggredisce un carabiniere

di Aldo Grandi

Adesso diranno che è colpa dei carabinieri, che non dovevano sequestrare la merce abusiva in vendita e taroccata sotto gli occhi di tutti. Aggiungeranno, i soliti benpensanti verniciati di rosso, che i carabinieri non dovevano sequestrare le borse false perché, in fondo, quei senegalesi non fanno male a nessuno. Già, in Italia l’illegalità diffusa è talmente vasta che finisce per confondersi con la licenza.

A Pisa è accaduto semplicemente quello che sta accadendo in altre città d’Italia grazie alla politica immigrazionista dei governi di centrosinistra targati Pd e all’omino vestito di bianco d’oltretevere: quando sono milioni le persone che vengono accolte in un Paese che non può ospitarli, si devono in qualche modo arrangiare per guadagnare qualcosa e non possono certo accontentarsi di rimanere ospiti con vitto e alloggio.

Il problema è che secondo i sostenitori dell’immigrazione selvaggia, quelli che erano ai vertici del Paese fino a qualche settimana fa, non devono esistere confini né forze dell’ordine chiamate a farli rispettare. L’illegalità diffusa che porta soldi alla criminalità organizzata è una realtà che tutti, a sinistra e in Chiesa, fanno finta di non vedere.

A Pisa due pattuglie di carabinieri intervengono per sequestrare merce fasulla venduta illegalmente. I senegalesi, però, ormai abituati all’Italia e alla scarsa considerazione in cui vengono tenuti gli agenti delle Volanti e i militari delle Gazzelle, hanno reagito forti del numero e della consapevolezza che possono fare ciò che vogliono tanto, anche se arrestati, il giorno dopo vengono rimessi in libertà grazie alla nostra Giustizia. Basti pensare che qualche giorno fa un immigrato arrestato per aver pestato due controllori sul bus, è stato rimesso in libertà non appena ha detto che le divise indossate dalle sue ‘vittime’ gli ricordavano le violenze subìte in Libia dagli agenti locali.

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Quello che è avvenuto a Pisa non è altro che il prodotto delle politiche suicide dell’Unione Europea e degli altri organismi sovranazionali i quali, in nome di una fratellanza senza senso e senza futuro, di una falsa necessità di rimpiazzare la scarsità di nascite, di un’ipocrisia senza limiti, impongono il cosiddetto Pensiero Unico Dominante il cui risultato è la distruzione di ogni senso di identità e la sostituzione etnica imposta dall’alto.

Come si può pensare che gli stranieri nel nostro Paese possano rispettare le nostre leggi e le nostre forze dell’ordine se basta accendere la Tv per vedere manifestazioni di centri sociali e antagonisti che assaltano, picchiano, umiliano, deridono coloro i quali, sempre gli stessi, non certo i vertici che quelli stanno con il culo ben piazzato sulle poltrone dei comandi, cercano di tutelare la nostra sicurezza?

Qual è il messaggio che traspare all’esterno? Semplice. Che in Italia si può fare di tutto senza rischiare alcunché. Questi clandestini della legalità non oserebbero mai fare quel che fanno da noi, nei rispettivi Paesi di provenienza, dove le forze di polizia non usano certo il guanto di velluto per reprimere proteste e cortei violenti.

In Italia i mass media sono spesso sotto la direzione di ex sessantottini o settantasettini, gente che, in gioventù, sfilava per le strade lanciando sanpietrini, molotov agitando bastoni per colpire le forze di polizia. Come si può pretendere che abbiano cambiato mentalità? Impossibile. Come si può arrivare a giustificare le violenze quotidiane poste in essere da immigrati che non rispettano la legge, non pagano il biglietto sui bus o sui treni, vendono e spacciano? E’ razzismo pretendere che ciò non accada?

Lo abbiamo già scritto. Questo Governo o riuscirà a fregarsene delle grida e degli schiamazzi della Sinistra traditrice del proprio Paese, oppure durerà come un gatto sull’Aurelia. Tranquilli, non appena Salvini come ministro dell’Interno cercherà di mettere mano alla (in)sicurezza e alla (il)legalità oltreché sugli interessi delle cooperative specializzate nell’accoglienza, i difensori del politicamente corretto insorgeranno e faranno di tutto per seminare i germi di una possibile ribellione.

Il senegalese che ha colpito al volto il carabiniere fratturandogli il naso non dovrebbe avere altra sorte che quella di essere preso, imbarcato su una zattera e rispedito via mare da dove è venuto. Invece siamo convinti che finirà per essere nuovamente a piede libero senza pagare niente per quello che ha fatto. E allora la proposta, che diranno populista, è di mandare a far rispettare la legge e le consuetudini ossia il commercio legalizzato, ai politicanti del Pd e delle altre forze politiche che si richiamano ai valori della Sinistra. E ai seguaci di papa Francesco.

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