Liguria, case popolari prima agli italiani? I giudici: manco per idea! Bocciata la legge

Lavoro e case popolari prima agli italiani? Manco per idea. Dopo la stangata dei giudici del Tribunale di Torino contro Aster (v. articolo precedente) oggi è arrivata quella dei colleghi della Corte costituzionale contro Regione Liguria, che l’anno scorso aveva previsto l’obbligo di almeno 10 anni di regolare residenza in Italia per poter partecipare all’assegnazione degli alloggi di Arte.

Secondo i magistrati, la norma è incostituzionale per “irragionevolezza e mancanza di proporzionalità”. Così, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 4 della legge regionale 13/2017, accogliendo il ricorso della Presidenza del Consiglio che aveva impugnato il provvedimento approvato dal centrodestra ligure. www.ligurianotizie.it

Il Pd, partito anti-italiano per antomasia, esulta

“La Corte Costituzionale ha dato ragione al Governo e ha bocciato la legge regionale sull’edilizia popolare targata Toti e Scajola che discrimina i cittadini stranieri. L’articolo 4 della norma, secondo la sentenza emessa in questi giorni, è incostituzionale per ‘irragionevolezza e mancanza di proporzionalità’. Un esito scontato, di fronte al quale avevamo messo in guardia in più occasioni la Giunta ligure. Ma il centrodestra, nonostante i precedenti di alcune leggi analoghe già bocciate dalla Corte, ha voluto varare ugualmente questa norma propagandistica e inutile, facendo sprecare tempo e denaro ai liguri”.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale del Pd, Giovanni Lunardon, che dopo il M5S ha duramente attaccato la giunta Toti.

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