Non diffamò la Coop dei migranti, assolto il giornalista Aldo Grandi

Luca Giovanni Rinaldi, presidente della Cooperativa So & Co., aveva querelato Aldo Grandi, difeso dall’avvocato Cristiana Francesconi, per diffamazione consumata all’interno di un articolo dell’8 giugno 2016 apparso nella pagina Economia su La Gazzetta di Lucca. Il pm aveva chiesto l’archiviazione, ma la presunta parte lesa si era opposta. Il giudice Giuseppe Pezzuti ha disposto l’archiviazione ravvisando che il linguaggio usato e le affermazioni fatte appaiono espressione di critica politica

Termina, così, con una archiviazione la vicenda che aveva preso spunto dalla querela presentata dall’avvocato difensore della presunta parte lesa in merito ad un articolo apparso in data 8 giugno 2016 in cui il direttore affrontava varie tematiche inerenti la figura del presidente della cooperativa So & Co, colosso nel settore dell’accoglienza immigrati e dei servizi sociali.

Il pubblico ministero, dopo aver attentamente esaminato la querela inoltrata dall’avvocato di Luca Giovanni Rinaldi, 56 anni, lucchese, aveva ritenuto di dover chiedere l’archiviazione non ravvisando gli estremi del reato contestato all’indagato Aldo Grandi, ossia il reato di diffamazione ai sensi dell’articolo 595 del codice penale terzo comma. Come previsto dalla legge, la difesa di Rinaldi ha presentato opposizione e il 13 dicembre, presso la camera di consiglio nel tribunale di Lucca si è tenuta l’udienza con cui il giudice Giuseppe Pezzuti ha respinto il ricorso di Rinaldi accogliendo l richiesta di archiviazione del pubblico ministero.

Il giudice, sciogliendo la riserva formulata all’udienza del 13 dicembre, esaminati gli atti, osserva la richiesta di archiviazione del P. M. appare condivisibile per i motivi in essa indicati che si devono ritenere qui riportati. Il linguaggio usato e le affermazioni fatte appaiono espressione di critica politica. Il linguaggio, certamente ruvido e, per così dire’ ‘antipatico’, non eccede il limite della continenza, né con riferimento alla espressione “Pinocchio Rinaldi l’ha fatta fuori dal vaso”, per i motivi indicati dal P. M., né con riferimento della descrizione dell’ente come ‘colosso dell’accoglienza indiscriminata di clandestini’, apparendo quest’ultima espressione usata non per indicare una sistematica violazione della normativa del settore ma piuttosto come manifestazione, ruvida e preconcetta, di un pregiudizio negativo verso chi si dedica alla solidarietà in favore di soggetti stranieri ed all’accoglienza degli stessi.

Le altre espressioni indicate in querela non appaiono in contrasto con il limite della verità della notizia, trattandosi di imprecisioni su dati secondari, in un contesto in cui un rapporto di collaborazione con l’ente, sia pure con modalità e tempi diversi, c’era stato.

P. Q. M.

ordina l’accoglienza del procedimento di archiviazione.

“Si conferma – ha commentato l’avvocato che assiste Aldo Grandi e La Gazzetta di Lucca Cristiana Francesconi del foro di Lucca – che anche in questo caso la libertà di stampa è stata rispettata. Consigliamo che sempre più vengano bloccate le iniziative limitanti il diritto di cronaca e quello di critica”.

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