I ”complici” del terrorismo? Tutti a Sinistra e in Vaticano

CE N’È ANCHE PER CECCO A CENA
di Aldo Grandi

Incredibile. Uno dei terroristi, fortunatamente ucciso, della strage di Barcellona, a una domanda su che cosa avrebbe voluto fare se fosse stato, per un giorno, re, aveva risposto: ‘Uccidere gli infedeli”. E su dove non avrebbe mai voluto vivere: ‘In Vaticano’. Eppure, paradossalmente, il miglior alleato dei potenziali, futuri terroristi dell’islam è proprio oltre le mura vaticane e si chiama papa Bergoglio. Basterebbe, infatti, una sua parola per fermare l’assurda campagna di sostituzione etnica, di invasione, di violenza ingiustificata e ingiustificabile che il popolo italiano – compresa la Lucca Cattiva – è costretto a ingoiare come un rospo maledetto e soffocante che, prima o poi, dovrà essere sputato se non si vuole perire. E più i bastardi islamici massacrano cristiani in Africa e uccidono in Europa, più quell’infelice di Jorge Mario Bergoglio lancia proclami e appelli all’accoglienza finendo così per tradire persino quei fedeli – sempre meno in verità – che vedono in lui la guida spirituale del cattolicesimo senza comprendere che il suo obiettivo è quello di spingerli – i suoi fedeli cristiani – al martirio. Un altro ‘alleato’ degli assassini del califfato è la Sinistra italiana, tutta e senza distinzioni, dal Pd agli antagonisti agli anticapitalisti.

Molti i lucchesi che, sulla Rambla, hanno percepito sulla propria pelle la tragedia consumatasi per colpa di quattro bastardelli marocchini accolti con le loro famiglie a braccia aperte dalla Spagna multietnica e multirazziale che, solo qualche mese fa, aveva sfilato lungo la stessa Rambla per dire sì all’accoglienza. Ebbene, noi ci auguriamo che quanto accaduto a Barcellona sia di stimolo alla riflessione per quei lucchesi che, se non hanno votato il 25 giugno, la prossima volta andranno a votare e non certo per Tambellini. Se, al contrario, votarono, ma per la Sinistra, che cambino idea e se votarono per la destra, bene, che riconfermino la prossima volta la loro scelta.

La Sinistra, ormai e lo hanno compreso tutti, è il nemico nemmeno alle porte, ma in casa, la Sinistra cresciuta nel mito terzomondista degli anni Sessanta, coltivati a pane e Brigate Rosse, appartenenti a quell’area di contiguità rappresentata proprio dai Sessantottini o Settantasettini che flirtarono più o meno consapevolmente con gli assassini dei poliziotti e dei carabinieri durante gli anni di piombo. Questa Sinistra è il vero e unico cancro che affligge il nostro Paese, una Sinistra parassitaria, statalista, sovietica, insulsa, improduttiva, incapace, inetta, presuntuosa, dittatoriale, prevaricatrice, internazionalista a senso unico, favorevole alle minoranze qualunque esse siano persino quelle dei terroristi di Allah piuttosto che vicina alle istanze del popolo che dovrebbe difendere e rappresentare.

Ci vogliono far passare per scemi. Sono anni che il sottoscritto scrive e lancia parole che, finalmente e solo negli ultimi tempi, sono le medesime di chi era scettico e pensava all’integrazione con l’islam, impossibile per il semplice motivo che, antropologicamente parlando, non esiste la possibilità di interazione e integrazione tra razze e culture con tradizioni e usi millenariamente diversi. Alla fine prevale il pensiero più forte e che non è disposto a scendere a patti come, appunto, è l’islam.

Ma la Sinistra no, vuole a tutti i costi sovrapporre la sua Ideologia alla realtà, la sua filosofia d’accatto all’antropologia culturale, le sue teorie suicide a chi non la pensa come lei e, soprattutto, non vuole morire di islam.

Siamo in guerra e ognuno di noi deve combatterla nel modo migliore. Si può servire lo Stato, diceva uno che è finito a testa in giù, anche facendo la guardia a un bidone di benzina. Non pretendiamo tanto, ma si può e si deve combattere la deriva che stanno prendendo le cose riscoprendo l’orgoglio di essere quel che siamo sempre stati: una nazione accogliente sì, ma anche orgogliosa di sé e pronta a capire che, prima di tutto, esiste l’Italia ed esistono gli italiani e questo non vuol certo dire essere razzisti.

In Finlandia, dove la comunità islamica è parecchio nutrita e agguerrita, dove l’integrazione – a quelle latitudini pretenderla è da fuori di testa – è impossibile, hanno ucciso a colpi di coltello due persone una delle quali era un mamma con la propria carrozzina. Bene, adesso si può essere ammazzati non perché colpevoli, ma per il semplice fatto di camminare e di esistere. Vogliono ucciderci ed è arrivato il momento di saperci difendere.

I giornalisti prezzolati, leccaculo globalisti del Pensiero Unico e del politicamente corretto, figli dei radical chic della Sinistra demente e progressista, non mostrano quello che ci sarebbe da mostrare, ma se facessero vedere i video nei quali le bande di islamici si raggruppano per imporre la propria presenza e la propria volontà in Germania e in altri Paesi del nord Europa e dell’Inghilterra, nessuno potrebbe più accettare anche il benché minimo sbarco. Invece no, invece i giornalisti vigliacchi scelgono di imporre a tutti, anche a chi, pagando il canone, la pensa diversamente, la falsa verità del messia colorato di rosso.

A Lucca esiste un asse, comune-prefettura, teso a imporre una accoglienza senza limiti spartendola a destra e a manca purché nessuno se ne accorga. Noi dobbiamo fare il possibile affinché questi amministratori se ne vadano, avvertano sul collo il fiato di chi non vuole far diventare Lucca una colonia africana e musulmana.

L’anno prossimo, salvo l’ennesimo colpo di stato legalizzato posto in essere dal presidente della Repubblica paragonabile solamente a Giovanni Leone per inutilità e mancanza di prestigio e spessore, si andrà a votare.

Non ci sarà spazio per gli inciuci e se Berlusconi e Forza Italia si uniranno con Renzi insieme alla Lega Nord e a Fratelli d’Italia, bene, saremo pronti a votare, come è avvenuto a Lucca, anche e addirittura CasaPound pur di sputare addosso a queste vergini sverginate dall’ipocrisia e dal disprezzo della volontà popolare.

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