Lo Stato non paga, ristorante che ha fornito i pasti dopo il sisma rischia di chiudere

Il sisma che ha colpito le Marche il 24 agosto prima e il 26 ottobre poi non ha fatto i datti che poi lo Stato è riuscito a causare con le sue assurde lungaggine. Il ristorante “Il vecchio Molino”, situato a Pieve Torina (Macerata) e diventato famoso per la grande forza d’animo delle sue proprietarie, le sorelle Silvia e Serena Fronzi, sembra drammaticamente condannato a chiudere i battenti.

Erogati anche 200 pasti al giorno, ma lo Stato non paga

La struttura ha infatti continuato a servire pasti ai vigili del fuoco tutti i giorni, ma il conto non è mai stato saldato. Le sorelle Fronzi aspettano ancora oggi 150mila euro promessi dal ministero. “Abbiamo cucinato anche 200 pasti al giorno”, sottolinea Silvia che evidenzia come ad oggi sia stato erogato il solo assegno relativo al mese di novembre. Da quel giorno niente altro… “Siamo sommerse dai debiti con fornitori e anche con i nostri dipendenti che maggior parte sono gente senza una casa che ha perso la propria attività. Abbiamo fatto anche un esposto in prefettura ma non abbiamo ricevuto risposte. Siamo abbandonati da uno Stato che dice di esserci vicino e invece ci sta buttando in mezzo alla strada”.

Coperte le spese relative al mese di novembre

Soltanto nei giorni antecedenti l’intervista Silvia e sua sorella Serena hanno ricevuto una risposta alle richieste. “Ci hanno comunicato che i soldi sono stati sbloccati e dovrebbero arrivare tra una decina di giorni. Meglio di niente. Ora speriamo che questa risposta sia solo la prima e che, come tutti gli altri ristoratori che in questi mesi si sono sacrificati senza chiudere mai, festività comprese, spesso facendo la spola dalla costa, saremo pagati per il nostro lavoro. Qui lottiamo per la sopravvivenza, stringiamo i denti. Siamo gente che ama queste montagne e qui vuole vivere, ma è necessario che le istituzioni ce ne diano la possibilità”.

Il comandante dei Vigili del Fuoco: “Ridicolo, i soldi arriveranno”

Le titolari de “Il vecchio Molino” devono mandar giù persino le accuse di Achille Cipriani, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco. “Entro quattro giorni arrivano i pagamenti. La protesta di qualche ristoratore è qualcosa di ridicolo. Lo Stato paga sempre. Magari in ritardo, ma sempre. Il sistema di richiesta dei soldi, che rientrano nell’ambito dell’emergenza, è lungo e complicato. Noi dobbiamo chiedere alla Protezione civile, che a sua volta chiede a Roma e poi si attiva tutta la catena. Quindi ci vuole un po’ di tempo, bisogna avere pazienza. I soldi sono in arrivo”.

I Vigili del Fuoco? “Sono persone stupende”

Le due sorelle, nonostante l’affondo del comandante, rinnovano il loro attestato di stima per i Vigili del Fuoco: “Sono persone stupende – conclude Silvia -. Noi siamo sempre state in prima linea per loro a Natale Pasqua Capodanno, con la neve, a mezzanotte sempre insomma, è dal 26 ottobre che siamo sempre aperte per garantire loro un pasto ma qualcuno ci deve pur aiutare sennò siamo costrette solo ad abbassare le serrande. Aiutateci”. Errani le costringe alla colletta per sfamare i vigili del fuoco. L’ultimo ristorante di Pieve Torina: “Non molliamo ma ci serve una mano”.

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